Una serba residente a Napoli vince il concorso letterario nazionale Lingua Madre, premiazione al Salone del Libro di Torino.

Slobodanka CiricIl Concorso letterario nazionale Lingua Madre – nato nel 2005 e ideato da Daniela Finocchi – compie 10 anni. A festeggiare l’importante traguardo anche Nadia Khiari, disegnatrice tunisina, Premio della Satira 2014.

Dopo l’attentato di Parigi a Charlie Hebdo e il tragico attacco terroristico al Museo del Bardo di Tunisi – che ha visto tra le vittime anche cittadini e cittadine di Torino – la presenza dell’autrice sarà ancora più importante e significativa, soprattutto per le donne straniere cui è dedicato il concorso.

Ma tante altre sono le iniziative nel programma di questo progetto che vede il sostegno del Salone Internazionale del Libro di Torino e della Regione Piemonte con l’Assessorato alla Cultura e la Consulta Femminile del Consiglio Regionale. Un concorso diretto alle donne straniere (o di origine straniera) residenti in Italia, con una sezione per le donne italiane, cui si può partecipare inviando un racconto e/o una fotografia, ma che negli anni si è trasformato in qualcosa di diverso e più grande con convegni, incontri, laboratori, mostre fotografiche e spettacoli.

Oltre 3000 partecipanti, oltre 100 iniziative organizzate solo nel 2014 su tutto il territorio nazionale, una vasta rete di collaborazioni con enti e istituzioni e una “comunità allargata” che continua a esprimersi e confrontarsi durante tutto l’anno, anche grazie al sito e blog (www.concorsolinguamadre.it), ai social network – Facebook, Twitter, Instagram – e al canale YouTube.

La premiazione avviene nell’ambito del Salone del Libro e i racconti selezionati sono raccolti in un volume: Lingua Madre Duemilaquindici-Racconti di donne straniere in Italia (ed. Seb27) sarà presentato al Salone e disponibile in tutte le librerie d’Italia insieme alle antologie degli anni precedenti.

Si confermano i premi speciali Slow Food-Terra Madre, Torino Film Festival, Rotary Club Torino Mole Antonelliana, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo destinato alle fotografie e la votazione online sul sito del Salone del Libro per assegnare il Premio della Giuria Popolare cui si potrà accedere anche da Facebook e Twitter. Il concorso si avvale del patrocinio di: Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Expo Milano 2015, We Women for Expo, Commissione Europea e Pubblicità Progresso Novità 2015: – Daniela Finocchi e Gül Ince Ambasciatrici del network internazionale We Women for Expo – partecipazione a Expo Milano 2015 – saggio L’alteritá che ci abita – Donne migranti e percorsi di cambiamento (ed. Seb27) sui 10 anni del Concorso, a cura del Gruppo di Studio formato da docenti italiane e straniere – spettacolo teatrale Donne che cucinano la vita, tratto dai racconti, in collaborazione con LabPerm di Castaldo e la regia di Laura Malaterra – nuove puntate della trasmissione video Ricette e parole – Il cibo narrato dalle donne, tutorial di cucina al femminile – autrici famose a condividere i 10 anni del concorso al Salone del Libro: da Xiaolu Guo (scrittrice cinese, La Cina sono io – Ed. Metropoli d’Asia) a Nadia Khiari (disegnatrice tunisina, Premio della Satira 2014) Le vincitrici della Xà edizione saranno premiate il 18 maggio al XXVIII° Salone del Libro, dove ogni giorno si terrà un incontro del Concorso nell’ambito del programma Lingua Madre.

Slobodanka Ciric nasce nel 1961 a Belgrado in una famiglia operaia e, giovanissima, si è affermata come una delle più conosciute paroliere dei più importanti musicisti jugoslavi. La sua immigrazione in Italia ha coinciso con l’aggressione alla Jugoslavia, e il dolore provato l’ha spinta a farsi portavoce del suo popolo. In Italia le sue opere hanno ottenuto numerosi riconoscimenti tra cui il Premio regionale Caputo Brut, il Premio Internazionale per la Poesia Umanistica Città di Venezia, il Premio speciale Eudonna. È stata finalista del Premio Città di Gaeta e si è classificata al II posto del Premio L’Iguana. Tuttora è molto attiva nella realizzazione di importanti progetti di solidarietà con il popolo jugoslavo. La sua fotografia, La rosa di carta, ha vinto il Premio Speciale Fondazione Sandretto Re Rebaudengo del X° Concorso letterario nazionale Lingua Madre, con la seguente motivazione: «Un’immagine costruita, una rosa di carta sovrapposta a un’acquaforte del Settecento di Piranesi. Un fiore, colorato, manufatto dei nostri tempi realizzato da un detenuto del carcere di Poggioreale appoggiato su una stampa che data oltre due secoli e mezzo, un vortice di scale dominato da toni grigi, plumbei, cupi, come può essere la vita di ogni giorno in una casa circondariale. Un soffio di speranza tenue, fragile, quasi a spezzare la durezza dell’acquaforte e di quanto essa riesce a evocare».