Illegalità freno allo sviluppo economico, il convegno all’Interporto di Nola.

«L’illegalità è un handicap economico per le imprese e per lo sviluppo di un  territorio, perché comporta per le stesse un più difficile accesso al credito (con  tassi di interesse superiore alla media dello 0,4 %), la richiesta di maggiori garanzie da parte degli istituti di credito, in più scoraggia gli investimenti esteri”.

Secondo dati Banca d’Italia, inoltre, la presenza della criminalità è un “freno” allo sviluppo: per esempio, nei trent’anni successivi al verificarsi del terremoto, in Friuli Venezia Giulia gli investimenti pubblici hanno determinato una crescita del Pil Pro Capite del 20 %, in Campania  si è verificata una decrescita del 12%, rispetto a regioni simili”. Strumenti premiali per le imprese virtuose che perseguono la cultura della legalità possono invertire questo trend; tuttavia, la Campania è solo al sesto posto in Italia nella classifica delle imprese che hanno ottenuto il “Rating di legalità”, mentre la regione più etica è la Lombardia».

Questi sono gli elementi più significativi emersi dal convegno “Legalità e sicurezza: fattori distintivi di successo per le imprese. Prevenzione e contrasto alla criminalità diffusa sul territorio campano”, che si è svolto oggi pomeriggio, presso la palazzina Convegni dell’Interporto di Nola.

L’incontro è stato organizzato da CIS ed Interporto Campano, in collaborazione con “Spazio alla Responsabilità”, al fine di promuovere un’occasione di confronto sui temi della legalità e della sicurezza, analizzandoli da diversi punti di vista (micro e macroeconomico, oltre che giuridico).

Al convegno erano presenti, tra gli altri, magistrati, economisti, imprenditori ed istituzioni, che hanno preso parte a due tavole rotonde per discutere di legalità e approfondire gli impegni nella lotta alle infiltrazioni della criminalità nell’economia legale, la premialità per le imprese virtuose (ad es. il rating di legalità), e infine promuovere l’etica e la responsabilità sociale delle imprese. Infatti, è emerso che la ricerca dei valori di legalità rappresenta per le imprese un significativo ed efficiente fattore distintivo per la loro competitività sul mercato.

Il Presidente dell’Interporto Campano, Giuseppe Maiello, ha affermato: «Oggi, finalmente si affermano concetti come la responsabilità sociale delle imprese. Sono, infatti, queste ultime chiamate a mettere in atto comportamenti virtuosi e politiche aziendali che, spingendosi persino

 

 

 

oltre gli obblighi di legge previsti, tutelino e promuovano aspetti di grande rilevanza socio-culturale, quali la tutela dell’ambiente, la sicurezza e di conseguenza la legalità».

Il Presidente del CIS, Ferdinando Grimaldi, ha sottolineato: «La grande attenzione ai temi della sicurezza è testimoniata dalla presenza di un apparato di vigilanza e sorveglianza che è il primo valore aggiunto del nostro centro. Siamo altrettanto consapevoli dell’importanza di dover salvaguardare il CIS da infiltrazioni più subdole e per questo è previsto l’istituto del cosiddetto gradimento, in base al quale nessuna nuova azienda può insediarsi nel Centro senza passare al vaglio di accurati controlli e nel rispetto di parametri rigorosi. Questo serve non solo a rendere più tranquilla la vita degli imprenditori di tutto il distretto ma anche a metterli nella condizione di poter competere alla pari con il mercato».