Nappi, serve nuova banca per il Sud.

“Si ri-allarga secondo Svimez la forbice tra Nord e Sud. Era prevedibile, dal momento che c’è un pezzo del Paese dove si investe e un altro che è letteralmente abbandonato a sè stesso, un’area che equivale a un terzo dell’Italia dove per i Cinquestelle l’unica ricetta è l’assistenzialismo. Per avere investimenti e far ripartire il mercato del lavoro servirebbe credito, qualcuno disposto a prestare soldi e a investirli”, così in una nota Severino Nappi, Presidente Associazione Nord e Sud.

“Ecco perché Antonio Patuelli, presidente dell’Abi, sbaglia quando dice, come ha fatto oggi in un’ intervista,  che non serve una Banca del Mezzogiorno. Basterebbe parlare con uno qualunque tra i tantissimi piccoli imprenditori che non trovano prestiti per crescere, medi imprenditori che non hanno gli strumenti per reggere e attraversare periodi di crisi,  aspiranti startupper che non trovano nessuno disposto a credere alle loro buone idee. I pochi fortunati che ci riescono sono sottoposti a una burocrazia bancaria soffocante.  Al contrario sarebbe importante dare vita a una banca del Sud, che conosca i problemi di questo territorio. E avrebbe una forte valenza simbolica se si decidesse di utilizzare un marchio storico come quello del Banco di Napoli. Non c’è solo una questione nominale, però: è necessaria una normativa sul credito che sia pensata su misura per le caratteristiche e per le problematiche delle imprese del Sud”.

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