Whirlpool, per l’azienda decreto non sufficiente.

Un momento del presidio dei lavoratori Whirlpool sotto il ministero dello Sviluppo Economico, Roma, 24 luglio 2019. ANSA/GIUSEPPE LAMI

Il decreto sulle crisi aziendali, approvato salvo intese ma che sarebbe comunque in dirittura d’arrivo in Gazzetta Ufficiale, contiene “interventi non sufficienti a garantire la profittabilità dello stabilimento di Napoli nel lungo periodo e la competitività di Whirlpool nella Regione Emea (Europa, Medio Oriente e Africa)”.

Lo afferma la stessa azienda di elettrodomestici ribadendo quindi che “l’unica soluzione percorribile è dare una nuova missione produttiva al sito”.

“I 16,9 milioni di euro previsti dal testo del decreto legge per il biennio 2019-2020 – spiega Whirlpool in una nota – sono calcolati considerando la messa in solidarietà al 60% della quasi totalità dei 5.500 dipendenti di Whirlpool in Italia: questa non è un’opzione in quanto non in linea con il piano industriale 2019-2021. Inoltre, il potenziale beneficio sarebbe distribuito su tutti i siti italiani e non rappresenterebbe un intervento strutturale per il futuro a lungo termine di Napoli”.

“Purtroppo eravamo stati facili profeti. Il decreto Whirlpool non serve per salvare lo stabilimento di Napoli. Ha solo fatto perdere tempo prezioso, illuso gli operai e dato l’alibi agli americani per fare una stucchevole lezione di economia aziendale e politiche del lavoro. Purtroppo lo studente impreparato che doveva ascoltarla, Luigi Di Maio, è troppo preso a condurre l’unica battaglia per il “posto” che gli interessa, quella per il suo. Anche per questo speriamo che si torni al voto. Perché non dimentichiamo che la storia del disimpegno Whirpool nasce per responsabilità del Pd. Cosa ci possiamo aspettare allora dall’accoppiamento fra questi campioni dell’incompetenza?”. Lo scrive in una nota Severino Nappi, Presidente Associazione Nord Sud.

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