In_Contatto, chiuso il ciclo di 5 incontri dei ragazzi del Liceo Artistico con Roxy in the Box.

Si è concluso In_Contatto, ciclo di 5 incontri con l’artista Roxy in the Box e i Servizi educativi del MADRE, nell’ambito del progetto Sperimento l’arte promosso da AMACI, MIBACT e MIUR

Museo MADRE, Via Settembrini 79, Napoli

Liceo Artistico Statale di Napoli, Via SS. Apostoli 8, Napoli

Resterà esposta in permanenza negli spazi del Liceo Artistico Statale di Napoli (Via SS. Apostoli 8, Napoli) l’opera collettiva In_Contatto realizzata da 40 studenti delle terze e quarte classi che hanno partecipato all’omonimo progetto didatticoIn_Contatto organizzato del museo MADRE nell’ambito di Sperimento l’arte, realizzato in convenzione tra AMACI-Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani – di cui il MADRE è membro dal 2013 – il MIBACT-Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo e il MIURMinistero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. 

Nel corso di cinque incontri (da venerdì 17 febbraio al 24 marzo 2017) gli studenti si sono confrontati con l’artista napoletana Roxy in the Box, e ognuno ha concepito e realizzato a un manufatto individuale sul tema della memoria, coadiuvati dagli insegnantiAssunta Colucci Michelangelo Riemma, con la supervisione del dirigente scolastico Antonella Giugliano e con il supporto dei Servizi educativi del MADRE. Roxy in the Box ha consegnato agli studenti delle buste di latte e alcuni bicchieri di cartone invitandoli a lavorare sulla memoria, intesa sia come ricordi individuali che come storia collettiva. Dal “contatto” tra i singoli manufatti ha avuto origine “l’opera collettiva” che resterà esposta a scuola, a memoria di questo progetto educativo nato dalla sinergia tra i musei di arte contemporanea associati ad AMACI e gli istituti scolastici italiani che operano nelle periferie urbane, con l’obiettivo di diffondere le culture della contemporaneità grazie alla rete di relazione e collaborazione tra istituzioni, artisti e pubblico sui singoli territori di riferimento e promuovere contatto, dialogo, confronto, fuori e all’interno del museo, e lo scambio culturale quali fattori di mutamento, aggregazione e inclusione sociale.

Roxy in the Box (Napoli, 1967) inizia il suo percorso artistico presso l’Istituto d’Arte Filippo Palizzi di Napoli e si specializza in affresco presso l’Istituto Edile Dozza di Bologna. Ritorna a Napoli, del cui variegato microcosmo si nutre la sua sensibilità critica nei confronti della società contemporanea, per indagare e smascherare tutto ciò che risiede al di là del “box”. L’artista utilizza pittura, video, installazione e performance (azioni e “PULP_azioni” che comunicano l’arte attraverso il corpo), scegliendo il linguaggio della Pop Art quale possibile riferimento, aggiornandone le icone, per andare oltre la superficie dell’immaginario collettivo. È dal suo “box” di riflessione sul contemporaneo che rende universale il suo messaggio “outside the box”. Dal 1999 l’artista inizia ad esporre in musei gallerie. Tra le mostre principali: La Sposa Madre, Museo Cappella Sansevero, Napoli; Acthung! Acthung!, Ex‐Gil, Roma; L’Impresa dell’Arte, PAN, Napoli; N.EST 2.0 the making of the city/disegna la tua città, MADRE, Napoli; Arredo Palazzo Italia, città di Belgrado; Cow Parade, Piazza della Signoria, Firenze. Nel 2008 il regista Massimo Andrei, vincitore del premio Seagate Creative Fund, le ha dedicato il documentario SchiaffilifeVita e opere di Roxy in the Box, presentato in anteprima al Festival Artecinema di Napoli, e vincitore del l’edizione Artecinema di Bergamo. Il percorso di Roxy in the Box è oggi incentrato su fotografia, video e azioni performative non‐live: vivere davanti all’obiettivo come se si eseguisse una performance continua, sempre pronta a svelare ciò che resta “inside or outside the box”.