Scuola e territorio, intelligenza artificiale a servizio dell’integrazione culturale, il progetto Accord.

La necessità di gestire i recenti flussi migratori sia dall’interno che dall’esterno dell’Europa rende  urgente un approccio integrato delle politiche di accoglienza. Su questo fronte la scuola è in prima linea e la preparazione degli insegnanti, sia in formazione che in ruolo, diventa essenziale nel dialogare e comprendere la complessità delle relazioni interculturali.

A queste esigenze risponde il progetto ACCORD (Attain Cultural integration through COnflict Resolution Development), che sarà presentato il prossimo venerdì 10 marzo alle 10.00 a Napoli presso la Sala Pignatielli di Palazzo San Giacomo.

All’incontro parteciperanno Annamaria Palmieri, Assessore all’Istruzione del Comune di Napoli, Edoardo Massimilla Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici della Federico II,  Davide Marocco, docente di Psicometria alla Federico II e coordinatore del progetto Accord e Giuseppina Mangione, responsabile dell’area di Napoli dell’INDIRE – Istituto Nazionale di Documentazione Innovazione Ricerca Educativa.

Finanziato dalla Comunità Europea, il progetto ACCORD si prefigge di creare strumenti tecnologici innovativi per favorire la formazione e l’aggiornamento continuo degli insegnanti sui temi della gestione del conflitto in ambito interculturale. Il progetto ha l’ambizione di contribuire alla consapevole adozione, da parte degli insegnanti, di approcci educativi inclusivi, consentendo loro di meglio comprendere e prevenire scontri culturali nelle complesse interazioni tra gli studenti, il personale e le famiglie di diversa provenienza culturale.

In particolare, i ricercatori svilupperanno degli ambienti virtuali basati su sistemi di intelligenza artificiale in cui un avatar interagisce con l’utente allo scopo di migliorarne le abilità di comunicazione e negoziazione, le cosiddette softskills. L’avatar fornirà all’utente delle risposte per ogni interazione, e le risposte vengono poi elaborate dal sistema per valutare lo stile di interazione dell’utente.

Agiremo su due piani complementari di ricerca – spiega Davide Marocco, coordinatore del progetto Accord –, da un lato elaboreremo dei Mooc, ovvero dei Massive Open Online Course con cui gli insegnanti potranno acquisire conoscenze teoriche sui temi della negoziazione e della gestione dei conflitti. Dall’altro svilupperemo invece dei serious games, in modo da dare agli insegnati il modo di mettere in pratica le metodiche apprese utilizzando un videogioco appositamente sviluppato, in cui sarà possibile sperimentare diverse situazioni conflittuali in un ambiente protetto e pedagogicamente rilevante”.

 

Oggi più che mai – sottolinea l’Assessore alla Scuola del Comune di Napoli Annamaria Palmieriin un mondo che sembra attratto più dal rifiuto che dall’accoglienza, la scuola assume un ruolo fondamentale nella costruzione di incontro e  convivenza tra differenze e storie e per questo progetti come “Accord” sono importanti e vanno sostenuti”.

Il progetto è finanziato all’interno della misura europea Social inclusion through education, training and youth e vede l’Università Federico II come capofila dei seguenti partner: Aidvanced srl,una SME innovativa italiana, l’Institute for Learning Innovation dalla Germania, l’Università d Barcelona, l’Università di Vienna – in associazione con il Ministero federale per l’educazione austriaco-Fondazione Mondo Digitale e il Centre for Migration and Intercultural Studies dell’Università di Anversa in Belgio. Il progetto ACCORD durerà tre anni e prende le mosse da precedenti progetti europei guidati dal Dipartimento di Studi Umanistici della Federico II che hanno posto le basi metodologiche, sia in ambito tecnico che psico-pedagogico, per questa nuova fase di sviluppo.