La Rete dei Saperi nelle università napoletane da Federico II al duemila, venerdì 30 la presentazione del libro.

Si presenterà venerdì 30 novembre 2018 il volume ‘La Rete dei Saperi nelle università napoletane da Federico II al duemila’.

L’appuntamento è alle 10.30 nell’Aula Magna Storica dell’Ateneo federiciano, in corso Umberto I, 40, a Napoli

Aprirà l’incontro Gaetano Manfredi, Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Seguirà la presentazione del volume con gli interventi di Gian Paolo Brizzi, Professore Emerito di Storia Moderna Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, Angelo Massafra, Professore di Storia Moderna Università degli Studi di Bari, e Federico Vercellone, Professore di Estetica Università degli Studi di Torino, moderati da Alessandro Barbano, giornalista e saggista.

Le conclusioni saranno affidate a Cesare De Seta, Professore Emerito di Storia dell’Architettura Università degli Studi di Napoli Federico II.

‘Oggi, nel momento della crisi della globalizzazione economica, l’Università ha il compito straordinario di costruire una nuova cittadinanza globale basata su saperi e valori culturali condivisi in cui le diversità diventano fattore di arricchimento. Una cittadinanza che superi i muri che stanno alzando i nuovi nazionalismi e i vecchi populismi, per formare una classe dirigente capace di interpretare e di guidare la globalizzazione verso un mondo nuovo che faccia crescere le opportunità in un nuovo Rinascimento. Da queste considerazioni è nata una riflessione – si legge nella presentazione del volume scritta dal Rettore Gaetano Manfredi e dal Prorettore Arturo De Vivo -. Ripensare all’Università a Napoli partendo dalla storia della straordinaria rete di saperi che si è stratificata in questa città negli ultimi otto secoli. Una rete fatta di contaminazioni continue, innovazioni improvvise, cooperazioni e conflitti. Partire da una attenta analisi del passato per progettare il futuro, Capire che, nell’epoca della globalizzazione, rappresentare le identità aiuta a costruire mappe e a condividere percorsi, aiuta a vivere nel mondo con la consapevolezza delle proprie radici’.