Nasce la rete dei comuni balneari, Sorrento tra i promotori.

I comuni del G20s “si impegnano a creare un tavolo permanente tra le 20 località aderenti sulla scorta del modello partecipativo sperimentato durante il summit”.

È questo uno dei passaggi principali del documento di intenti siglato dal sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, insieme agli altri primi cittadini e rappresentanti delle delegazioni protagoniste di questa prima edizione del “G20 delle Spiagge italiane (G20s)”, che si è concluso venerdì 7 settembre, con un convegno ospitato dal Savoy Beach Hotel & Thermal di Bibione al quale sono intervenuti il sottosegretario al Ministero della Famiglia e della Disabilità, Vincenzo Zoccano, e il senatore Marco Croatti, componente della X commissione permanente Industria, Commercio e Turismo. Per il Veneto e il Friuli Venezia Giulia hanno partecipato i rispettivi assessori regionali al Turismo, Federico Caner e Sergio Emidio Bini. Presente inoltre il direttore generale del Ministero per i Beni e le Attività culturali, Francesco Palumbo.

Tantissime, oltre 150, le idee e le proposte emerse nel corso dei tavoli e votate da tutti i partecipanti. Tra le tematiche più dibattute spicca sicuramente la direttiva Bolkestein, rispetto alla quale le proposte più votate sono state l’assegnazione delle concessioni con procedura del project financing e la cosiddetta formula del “doppio binario” per salvaguardare la continuità aziendale delle imprese attualmente concessionarie e proporre strade alternative anche applicabili alla normativa vigente.

Particolarmente apprezzata anche l’idea di creare un club di prodotto delle spiagge “G20 Beach” in un’ottica promozionale. Sempre nell’ambito del tema prodotti e scenari futuri ha avuto successo anche la proposta di diversificare e valorizzare tutti gli ambiti dell’offerta turistica, come sport, benessere, cultura, tradizione, identità. Più in generale dai tavoli è emersa con forza la necessità di ripensare il prodotto mare come proposta territoriale integrata con l’entroterra. Dal punto di vista della mobilità è stata particolarmente votata la richiesta di creazione di nuovi collegamenti via mare con le località balneari. Molto dibattuti anche i tavoli relativi alla Gestione ambientale e in particolare quello dell’Erosione delle spiagge. In questo caso i partecipanti hanno votato la proposta relativa alla creazione di una cabina di regia più ampia, allargando il confronto anche a livello regionale e sovraregionale, come accade per il dissesto idrogeologico. Di grande interesse anche la proposta di sdemanializzazione delle spiagge con assegnazione del diritto di prelazione del vecchio concessionario o diritto di opzione.

Le proposte emerse confluiranno nei prossimi giorni in un ampio documento che sarà condiviso tra tutti i comuni del G20: oltre alla spiaggia veneta di Bibione, le corregionali Cavallino Treporti, Jesolo, Caorle e Chioggia; le friulane Lignano Sabbiadoro e Grado, la riviera romagnola e l’Emilia con Rimini, Riccione, Cesenatico, Bellaria-Igea Marina, Comacchio, Cervia e Cattolica; la Campania con Sorrento, Forio e Ischia, Vieste per la Puglia, Castiglione della Pescaia per la Toscana e la Costa Smeralda con il comune di Arzachena.

Nel corso del convegno di chiusura è stata annunciata anche la sede della prossima edizione del G20s, che sarà ospitato dalla spiaggia toscana di Castiglione della Pescaia. Ma il futuro del summit è garantito grazie anche alla disponibilità di altre tre località – Arzachena, Jesolo e Vieste – a organizzare le successive edizioni del vertice. Il G20 delle spiagge si prepara quindi a diventare un appuntamento fisso per gli addetti ai lavori del turismo balneare.

I sindaci hanno concordato di seguire un principio di alternanza geografica: l’evento si svolgerà un anno al nord, poi al centro e infine al sud. Oltre al summit vero e proprio le delegazioni delle località balneari hanno stabilito di organizzare anche un incontro intermedio in uno dei 20 comuni aderenti alla rete.

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