Al Museo mineralogico campano di Vico Equense ora anche le atmosfere e i misteri dell’antico Egitto.

Si arricchisce sempre più la collezione del Museo Mineralogico Campano -Fondazione Discepolo.

Nei locali, siti al primo piano del Complesso monumentale della SS. Trinità e Paradiso, fanno ora bella mostra di sé una ventina di esemplari di malachiti provenienti da vari continenti, Africa, America e Asia, più precisamente da nazioni come Marocco, Congo, New Mexico (USA) e Cina. Minerali che si presentano in differenti forme di cristallizzazione e a volte uniti con altri materiali, tra cui azzurrite e crisocolla.

A questo si uniscono tre campioni di lapislazzuli provenienti dall’Afghanistan e due esemplari di vetro del deserto libico, derivanti dal calore generatosi con l’impatto di meteoriti con la sabbia del deserto, presumibilmente 26 milioni di anni fa. Un materiale, quest’ultimo, utilizzato non solo dagli uomini primitivi per fabbricare utensili, ma soprattutto dagli antichi Egizi per realizzare monili, come testimoniato dal pettorale di scarabeo alato rinvenuto nella tomba del Faraone Tutankamon a simboleggiare il dio Khepri. Non a caso, il vetro libico è stato anche definito “il vetro dei faraoni”. A completare la nuova collezione, anche un singolare papiro, dedicato non solo al direttore del museo, Umberto Celentano, ma anche di ammonimento ai visitatori, sul modello della famosa maledizione che pare aleggiasse sulla tomba di Tutankamon, contro chiunque osasse profanare la nuova vetrina. La donazione affonda le sue radici nella passione per la mineralogia e l’egittologia del suo benefattore, Gabriele Visco, autore anche del singolare papiro, già financial manager di una multinazionale francese, residente nel Nord Italia, ma da sempre legato a Vico Equense, terra d’origine della famiglia. “Ringraziamo il donatore – commenta il direttore del museo, Umberto Celentano – perchè la sua sensibilità, il suo amore per la cultura, la scienza e la storia, già dimostrate anche in altre occasioni, sono un segno di tangibile apprezzamento per la nostra struttura, consentendoci di ampliare sempre più l’offerta culturale per i nostri visitatori”.

Il Museo Mineralogico Campano, eccellenza del patrimonio museale regionale e meta di tanti gruppi di stranieri che ne fanno una tappa obbligata durante il loro soggiorno in penisola, conta infatti oltre 5mila esemplari di 1400 specie diverse, reperti in gran parte esposti, raccolti in oltre mezzo secolo dall’ingegnere Pasquale Discepolo. Nel corso degli anni, il museo si è dotato di una sezione di paleontologia con oltre 250 fossili provenienti da tutte le parti del mondo e risalenti alle più svariate ere geologiche. Tra questi anche reperti di dinosauri, dono del paleontologo Philip Currie, e i pesci fossili rinvenuti a Vico Equense, a Capo d’Orlando, località da cui trae il nome          il premio scientifico internazionale organizzato dal museo vicano ormai da quasi 20 anni. Altra eccellenza del territorio vicano che ha insignito finora non soltanto personaggi del mondo della scienza, della cultura, della divulgazione e dell’industria, ma soprattutto 13 premi Nobel tra i quali    il matematico John F.Nash, ispiratore del film “A beautiful mind”, Riccardo Giacconi, attuale presidente onorario del premio, James D.Watson, co-scopritore del DNA, Paul Krugman e Andre Geim, che ha donato al museo nel 2015 due esemplari di grafene, il rivoluzionario materiale bidimensionale ricavato dalla grafite, che aprirà la strada ai superconduttori e alle tecnologie del futuro. Dal 2001 il museo ospita anche una sezione dedicata alle gemme grazie alla donazione degli architetti Ezio De Felice e Irene Sbriziolo, mentre, dal 2003, strumenti litici risalenti alla preistoria hanno arricchito la sezione antropologica grazie dalla donazione di Angelo Pesce. Nel 2014, la struttura vicana si è anche arricchita della sezione di malacologia, grazie al contributo del collezionista Antonino Casola che ha donato numerosissime conchiglie provenienti dai mari tropicali.

Il museo, con le sue bellezze che spaziano dalla preistoria fino al materiale del futuro, è aperto, dal mese di novembre, dal martedì al sabato dalle ore 9.30 alle 13. I gruppi, previa prenotazione         (081-8015668 o info@museomineralogicocampano), possono visitare la struttura anche la domenica, il lunedì, e il pomeriggio.

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