Anche quest’anno Slow Food Campania tira il Pacco alla camorra.

Slow Food Campania fa un pacco alla camorra! Anche quest’anno, dopo l’esperienza del 2016, aderiamo con i produttori di Leguminosa al pacco-dono di prodotti agroalimentari che promuove la crescita civile del territorio, fondata sulla creazione di economia sociale come antidoto a quella criminale e speculativa.

“Facciamo un pacco alla camorra per riappropriarsi di un modo di dire nel gergo napoletano e dare una risposta ironica a quelle “fregature” che hanno sottratto al territorio prospettive di sviluppo. Facciamo un pacco alla camorra per restituire, almeno in parte, quelle fregature ricevute negli anni dalla criminalità organizzata, dalla malapolitica, dal malaffare. Facciamo un pacco alla camorra per restituire beni confiscati alla collettività, bellezza all’ambiente, valore alle tradizioni, dignità alle persone”. Questo il mantra che descrive il progetto promosso dal Comitato don Peppe e da Libera Associazione Nomi e Numeri contro le mafie, attuato dal Consorzio N.C.O. Nuova Cooperazione Organizzata. Sin dallo scorso anno, nel pacco sono state inserite anche eccellenze agroalimentari realizzate da produttori che, pur non coltivando terreni confiscati, condividono i principi dell’azione sociale del Comitato don Peppe e di Libera. Per questo motivo, Slow Food Campania ha deciso di aderire al Comitato Don Peppe e portare il progetto “Leguminosa” in questo pacco-dono natalizio di prodotti agroalimentari che promuove una crescita civile del territorio, fondata sulla creazione di economia sociale come antidoto all’economia criminale e speculativa.

Facciamo un pacco alla camorra è un progetto culturale giunto alla nona edizione. All’interno del paniere, realizzato col caratteristico cartone riciclato 100% campano, ogni prodotto racconta la storia di una cooperativa sociale del territorio, a cui si aggiungono quest’anno i seguenti prodotti di Leguminosa: 

  • Ceci bianchi e neri delle Murgie dei “Produttori del Falco Nero” (Puglia)
  • Ceci di Cicerale dell’azienda “San Felice” (Campania)
  • Ceci lucani dell’azienda “La masseria del maresciallo” (Basilicata)
  • Ceci neri dell’azienda “Valle Chiarelle” (Campania)
  • Cicerchie dell’azienda “Cannarozzi” (Puglia)
  • Cicerchie di Serra de’ Conti dell’azienda “La bona usanza” (Marche)
  • Fagioli borlotti dell’azienda “Sole e sapori” (Campania)
  • Fagioli dente di morto di Acerra delle aziende “Bruno Sodano”, “Vincenzo Egizio”, “Terrenuove – Filippo Castaldo” (Campania)
  • Fagioli di Controne delle aziende “Michele Ferrante”, “Angelo Campagna”, “Maria Rosa Agosto”, “Stefano Agosto”, “Marco Caponigro”, “Gianni Guerra”, “Lucia Marilena”, “Poti di Antonia Mazzei”, “Giuseppe Antonio Matonti”, “Mario Pastore”, “Fabio Orlando Russo” (Campania)
  • Fagioli rossi di Alife delle aziende “La Cannavina di Antonietta”, “Fabrizio Concetta”, “Mariarosaria Izzo”, “Rosanna di Muccio”, “San Cassiano” (Campania)
  • Fave di Carpino dell’azienda “Cannarozzi” (Puglia)
  • Lenticchie delle Murgie dei “Produttori del Falco Nero” (Puglia)
  • Lupini giganti di Vairano dell’azienda “Francesco Del Sesto” (Campania)
  • Lupini dell’azienda “MiNi Bio di Nicola Migliaccio” (Campania)

i prodotti da loro donati contribuiranno alla raccolta fondi per sostenere le attività sociali di Casa Don Diana.