Beni culturali: tecnologie di avanguardia contro l’umidità. Sperimentazione al via nella Basilica di S.Giovanni Maggiore.

ordineingnapoliNella Basilica di San Giovanni Maggiore – affidata alla Fondazione dell’Ordine degli ingegneri di Napoli per volontà del Cardinale Crescenzio Sepe – prende forma una partnership tra organismi professionali, università e soggetti privati per la salvaguardia e la tutela dei beni culturali.

Il gruppo Domodry-Leonardo Solutions di Legnano fornisce infatti in comodato gratuito per un anno attrezzature e tecnologie per il monitoraggio e l’eliminazione dell’umidità di risalita nella cripta del complesso basilicale. Il problema dell’umidità di risalita è uno dei più insidiosi per l’integrità dei beni culturali e delle costruzioni di interesse storico. La tecnologia impiegata è del tipo “a neutralizzazione di carica”: mediante onde elettromagnetiche viene impedita la risalita dell’acqua per capillarità nei pori delle murature antiche. E’ un sistema non invasivo, brevettato nel 2008, e già utilizzato con successo nella cripta di Sant’Ambrogio a Milano, alle Terme di Diocleziano a Roma e a Palazzo Te di Mantova.

Giovedì pomeriggio c’è stata la cerimonia del “taglio del nastro” delle centraline di monitoraggio installate nella cripta del complesso basilicale di San Giovanni Maggiore. I sistemi utilizzati – utilizzabili per tutte le esigenze di bonifiche edili dall’umidità – sono stati anche illustrati nel corso di un seminario formativo organizzato dagli ingegneri nella Basilica. Il seminario, introdotto dal presidente dell’Ordine e della Fondazione Luigi Vinci ha visto la partecipazione di Orsola Foglia (funzionario della soprintendenza provinciale ai beni culturali e responsabile dei lavori di restauro a San Giovanni Maggiore), di Michele Rossetto (direttore tecnico gruppo Leonardo Solutions Domodry) e dei docenti Roberto Castelluccio (ordinario di Architettura tecnica alla Federico II) e Guido Roche (Libera Università di Bolzano).

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