Camorra, boss in manette per omicidio del 2011.

Figurano i vertici della confederazione camorristica di Secondigliano, conosciuta come “Le Cinque famiglie”, una federazione nata dalla scissione degli Amato Pagano, tra i destinatari delle 7 misure cautelari emesse dal gip di Napoli su richiesta della Dda e notificate dai carabinieri di Castello di Cisterna nell’ambito delle indagini sull’omicidio di Emilio Forino, ritenuto legato al clan Ferone.

La vittima venne attirata in una trappola da coloro che considerava suoi compagni e poi ucciso a Casavatore (Napoli) il 4 agosto 2011. Il suo cadavere venne lasciato sul marciapiede.

L’uomo andò all’appuntamento pensando di dover subire “solo” una punizione per dissapori sorti con Ernesto Ferone, a capo del clan, oggi destinatario di una delle misure cautelari insieme con i boss Arcangelo Abete, Arcangelo Abbinante, Angelo Marino, Vincenzo Pagano, Giovanni Esposito e Roberto Manganiello.

Gli investigatori hanno individuato sia gli esecutori materiali sia i mandanti dell’assassinio. (ANSA)