Criminalità minorile, il COISP concorda con il Questore Marino: rispondano i genitori.

polizianapolidalla Segreteria Provinciale del COISP – Coordinamento per l’indipendenza Sindacale delle forze di Polizia riceviamo e pubblichiamo

Qualche giorno fa a Napoli, nella zona di Chiaia in piena movida, vi è stato l’ennesimo episodio di violenza urbana, allorquando due minorenni, successivamente identificati, nel tentativo di rapinare due donne, hanno ferocemente accoltellato un uomo accorso in aiuto delle malcapitate.

I due baby balordi, immediatamente identificati dalla Polizia di Stato, si sono rivelati essere imparentati con un boss della camorra della zona. Dure sono state le parole del Questore Guido Marino, che ha centrato il cuore del problema: “che siano chiamati a risponderne anche i genitori!” .

Sull’episodio è intervenuto Giuseppe Raimondi, Segretario Generale Regionale del Sindacato indipendente di Polizia Coisp, il quale ha dichiarato: “Registriamo l’ennesimo episodio di inaudita violenza ad opera di due ragazzini, ancora minorenni per la legge, ma già ampiamente svezzati nell’habitat della micro delinquenza, in quanto già arrestati per rapine nei mesi scorsi. Esprimo la massima solidarietà al coraggioso che ha messo a repentaglio la propria vita per difendere due amiche violentemente attaccate dai due baby rapinatori; i più vivi complimenti vanno invece ai colleghi che nel giro di poche ore hanno assicurato, per l’ennesima volta, alla giustizia i due delinquenti. Un plauso – continua Raimondi – va al Questore di Napoli, grande esperto in materia, che ha posto l’accento al cuore della problematica dei baby delinquenti. Le istituzioni da sole non possono bastare, i genitori di questi giovanissimi, si assumano le proprie responsabilità, siano chiamati a rispondere di quanto commesso dai propri figli, come già accade per quanto riguarda la responsabilità amministrativa. In ultimo urge purtroppo sottolineare quanto gli sforzi della Questura a poco servano per preservare l’incolumità dei cittadini, colpa dei tagli ma anche di gestioni non troppo oculate del personale.”

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