Del Tempo e dei Volti, Angela Maiella espone alla Domus Ars da venerdì 31.

Da venerdì 31 Maggio a sabato 8 Giugno dalle ore 10,00 alle ore 19,00 appuntamento con la Mostra personale di Scultura “Del Tempo e dei Volti” di Angela Maiella  presso il  Centro di Cultura Domus Ars, sito  in via Santa Chiara 10/c Napoli

PRESENTAZIONE

La Mostra ha il titolo di “Del Tempo e dei Volti” ed è un discorrere sull’argomento “Tempo” collegato alla dimensione umana.

E’ un percorso simbolico-emozionale che viene proposto ai visitatori.

Le opere esposte sono in bronzo, in terracotta e in creta cruda, materiali differenti che raccontano in modo diverso i volti delle varie età. Sono busti di uomini, di donna, di giovinetto.  L’opera centrale è l’installazione del busto in bronzo di un Faraone.

All’interno del supporto sul quale poggia la scultura del Faraone, vi è un oggetto in movimento: è il “Simbolo del Tempo”.

Il Faraone, Re assoluto e divino, assurge a “Simbolo della  Ricerca dell’Uomo dell’immortalità del  Sé”, dell’immagine di Sé, per continuare a vivere oltre la vita, oltre il Tempo umano, per l’Eternità .

Questa mostra vuole indagare il bisogno intrinseco dell’Uomo di proiettarsi al di là della propria esistenza per non essere dimenticato, e quindi anelare alla propria immortalità.

Sono proposti tre testi, scritti dall’Artista, sul “Tempo”, sul “Faraone” e sulle “Parole del Tempo”, e vengono recitati da tre attori.

Nel primo audio prendono vita VOCI che raccontano de “Il Tempo” che passa sui volti, cogliendone, a sua volta, la loro vitalità; in questo incontro avviene uno scambio di reciproca ricerca e affermazione della propria esistenza.

Le VOCI creeranno la sensazione di un “Tempo” che ha forza e presenza nella vita dell’uomo.

Nel secondo audio, le Voci raccontano del “Faraone” in mostra.

Il Faraone si presenta all’osservatore dicendo “Non ho un Tempo”, si presenta col suo “Sguardo DENSO”, con la sua “Presenza imponente e dominante”, col suo “Fascino nello scrutare l’osservatore”; e, nel “Vestire gli antichi tratti nel presente..”, indicherà “Imponderabili ritmi nel futuro”. Quindi la scultura viene ad essere posta come unione tra passato, presente e futuro…nel suo essere personaggio divino e magico.

Le VOCI indicano, ancora, le “Parole del Tempo” ed il loro suono si espande fino a prendere corpo in una proiezione. Nel video le parole compariranno e scompariranno, lasciando sensazioni,  visioni, immagini che il Tempo costruisce nell’uomo durante la sua esistenza.

Una musica primordiale si snoda quasi impercettibilmente ed accompagna le Voci all’interno degli animi dei visitatori.

Suscitano risonanze interiori, emozioni, partecipazione.

Segue una Performance Art che prevede l’esibizione di alcune Forme di Tai Chi Chuan.

Il Tai Chi Chuan si basa su un concetto di salute e di LONGEVITA’, secondo il quale un organismo mantiene un buon livello di benessere psico-fisico soltanto se è nutrito e curato in modo corretto attraverso tutto il ciclo della sua vita.

Questa millenaria disciplina cinese di Arti Marziali, rallentando i movimenti delle “Forme”, diviene una danza silenziosa, lenta, armoniosa e raffinata, che accompagna nella concentrazione e nella consapevolezza di Sé.

Lo scopo ultimo di questa Arte è stimolare il libero fluire dell’energia vitale e ristabilire armonia ed equilibrio tra corpo, mente e spirito.

La mostra sarà presente dal 30 maggio all’8 giugno, presso la Domus Ars via Santa Chiara 10/C Napoli.

Successivamente la mostra sarà visionabile dal 9 giugno all’8 luglio presso Palazzo Fondi sito in via Medina 24, Napoli

 

Presentazione dell’Artista

Angela Maiella Vive ed opera a Napoli. La sua ricerca artistica nasce dal desiderio di raccontare ed interpretare la realtà e le sue forme ed ancora l’uomo ed il suo mondo emozionale, ed è qui, in questi contesti, che la Materia incontra il suo spirito e la sua mente che si trasforma, divenendo il “senso”delle sue visioni di artista.

Nelle sue sculture, con l’eco dei racconti scelti, si muove e si intreccia il suo mondo, prende corpo il suo momento di vita, ma anche, e soprattutto, viene espressa la voglia di essere accanto e dentro l’osservatore, in una dimensione di complicità, di parole non dette, di sguardi che diventano illusori o impalpabili o indecifrabili: sono le parole e gli sguardi dell’Anima, in un susseguirsi di mondi antichi e presenti, che prendono forma nell’Artista che crea ed in colui che li vive “ascoltando” il linguaggio ed il pulsare dell’Opera appena nata.