Formaggi svizzeri e vini campani, accoppiata vincente all'Hotel Royal Continental.

E’ stata una vera esplosione di gusti, sapori ed interessi per due prodotti di eccellenza, i formaggi svizzeri ed i vini campani che hanno offerto ai, veramente tanti curiosi, buongustai i sapori di due terre ricche di prodotti di eccellenza dell’enogastronomia.

Un momento reso ancor più magico dal Roof Garden dell’Hotel Royal Continental di Napoli, che con una visione del panorama della città partenopea ha incantato i convenuti al momento dei grandi sapori, permettendo di godere di un connubio formaggi svizzeri, vini campani sotto il cielo e con lo sfondo di madre natura.

Ad organizzare il particolare incontro  ci ha pensato Città del Gusto Napoli che insieme alla Svizzera ha portato a Napoli una selezione di diverse stagionature di Emmentaler DOP e di Le Gruyère DOP. In due seminari con gli esperti del consorzio ed i professionisti del Gambero Rosso, Mara Nocilla e Marco Sabellico, un gran numero di persone accreditate hanno potuto scoprire, o meglio conoscere, tutte le caratteristiche di aromaticità e dolcezza, fino alla   completa produzione del famoso formaggio con i buchi  con tre diverse stagionature di Emmentaler DOP ed altrettante di Le Gruyère DOP.

Se con grande professionalità e simpatia Nocilla ha attratto i suoi ospiti, nel gran salone del Royal, accompagnandoli passo passo a condividere i sapori casearei ed a conoscere loro impressioni, altrettanto signifficativo ed in alcuni casi anche provocatorio per scoprire reali sensazioni al vino ed al tipo di vino da abbinare ad ogni singolo formaggoio degustato, è stato il lavoro di presentazione degli eccellenti vini campani che Sabellico ha condotto in questo evento.

I lavori dei due seminari, che hanno riscosso un successo al di sopra d’ogni previsine, sono stati presentati e moderati da Stefano Carboni, responsabile comunicazione di MG Logos che con la bella e sapiente esperta Mara alla sua destra e Marco,  giornalista del Gambero Rosso e curatore della Guida Vini d’Italia, dall’altro lato, hanno coinvolto nei lavori i titolari delle aziende vinicole presenti per completare una attenta presentazione dei vini degustati anche secondo i pareri dei diretti produttori. Magistrale è stato l’intervento di Antonio Caggiano proprietario dell’omonima casa vinicola che con il figlio Giuseppe ha creato a Contrada Sala di Taurasi AV, un vero e proprio museo del vino e che è noto nel mondo in particolare per il suo “Sale Domini” (Terre dei Signori), un Aglianico in purezza, vinificato per la prima volta nel 1994, con la volontà di valorizzare il territorio, e il suo vigneto storico e che ha dato il nome anche al suo agriturismo.

L’hotel di via Partenope dalle 18 alle 22 ha così realizzato un’anteprima Expo, e come afferma Serena Maggiulli, direttore della Città del Gusto di Napoli:  “Con questa manifestazione, pensata insieme ad un importante partner estero, apriamo l’anno dell’Expo durante il quale Napoli e la Campania saranno grandi protagonisti. Ciò testimonia la percezione che pubblico e operatori hanno di noi, come autorevole luogo di divulgazione per la cultura enogastronomica, nonché prestigiosa vetrina a livello internazionale”.  Protagonisti  insieme alle stagionature più diffuse di Emmentaler (quattro mesi, classico; otto mesi, resèrve; e 12 mesi, grotta) e Gruyère (classico, 5 mesi; resèrve, 10 mesi; e alpage, minimo 12 mesi) sono state le bottiglie presentate di Taurasi Riserva del 2006, Falanghina e Fiano del 2013 e Montevetrano 2012, in definitiva le Falanghine, i Taurasi, i Fiano e Montevetrano delle migliori ultime annate e premiati Tre Bicchieri sulla guida Vini d’Italia del Gambero Rosso. Un dato per tutti, la Svizzera con i suoi quattrocento formaggi, superando di circa cento prodotti casearei la Francia altra nazione nota per questo tipo di prodotti, si pone all’attenzione dei buongustai che amano degustare il prodotto delle “Macchine da latte” così sono state definite, dalla referente dell’incontro, le vacche che nei pascoli del paese dei cantoni mangiano fieno e producono latte buonissimo che poi si trasforma in diversi formaggi, quasi tutti vaccini e prodotti da latte di vacca pezzata bianca e nera. L’ Emmentaler caratterizzato dai suoi tipici buchi detti “occhi” che si formano durante la maturazione e per alcune forme dal colore esterno scuro con un sapore più deciso e la stagionatura  in grotte scavate nella roccia, viene prodotto soltanto con latte crudo non pastorizzato ed è un formaggio a pasta dura, dal colore che va tra  l’avorio ed il giallo chiaro con crosta dura e secca.

Le Gruyère, formaggio a pasta dura, che va dal colore avorio al giallo chiaro, con una stagionatura che varia da 4 a 12 mesi, conferendo al formaggio un tipico gusto, variabile tra dolce e piccante, ha una crosta accuratamente spazzolata con acqua e sale per creare uno strato oleoso al fine di accelerare la maturazione. La manifestazione, organizzata e curata nei minimi particolari, ha dato modo alle centinaia di persone intervenute, e che non hanno potuto godere anche dei due momenti di educational ai formaggi e vini, di poter comunque restare entusiasmate per avere potuto, nelle grandi sale del Roof Garden  Royal-Continental,  partecipare alla degustazione dove le due DOP nelle differenti stagionature sono state presentate sia in purezza, sia attraverso i finger food realizzati dagli chef della Città del Gusto, Nicola Miele e Fabrizio Pugliese, con svariate tipologie di pane prodotte dal maestro pizzaiolo Gennaro Sarno, anche in questo caso il tutto accompagnato da una selezione di vini campani tra i Tre Bicchieri 2015. Se Napoli ha meglio conosciuto uno dei prodotti più rappresentativi della Svizzera Città del Gusto attraverso un seminario e degustazioni, anche la Svizzera porta via da Megaride i sapori di grandi vini di eccellenza campani come: Fiano di Avellino Béchar 2013  di Antonio Caggiano, Montevetrano 2012 di Montevetrano, Campi Flegrei Falanghina 2013 de La Sibilla, Greco di Tufo V. Cicogna 2013 di Benito Ferrara, Sannio Falanghina Fois 2013 di Cautiero, Fiano di Avellino 2013 di Colli di Lapio, Taburno Falanghina 2013 di Fontanavecchia, Fiano di Avellino Pietramara 2013 de I Favati, Sannio Falanghina Janare 2013 de La Guardiense, Cilento Fiano Pietraincatenata 2012 di Luigi Maffini, Taurasi Ris. 2006 di Perillo, Pian di Stio 2013 di San Salvatore, Sannio Falanghina Svelato 2013 di Terre Stregate, Taurasi 2010 di Urciuolo, Terra di Lavoro 2011 Roccamonfina di Galardi Srl Sessa Aurunca,

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