In commissione il bilancio consolidato e i debiti fuori bilancio.

Presieduta da Manuela Mirra, la commissione Bilancio ha discusso della delibera di proposta al Consiglio n. 627 del 18/12/2018 relativa all’approvazione del bilancio consolidato del Comune di Napoli per l’esercizio 2017 e della delibera di proposta al Consiglio n. 635 del 20/12/2018 per il riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio manifestatisi dal 01 al 31 ottobre 2018. Sono intervenuti l’assessore al Bilancio Enrico Panini, il Collegio dei Revisori dei Conti, il dirigente del servizio Partecipate Gianfranco Dentale ed Ernesto Pollice, dello staff dell’assessore al Bilancio.

Nel merito della delibera n. 627 relativa al bilancio consolidato del Comune di Napoli per l’esercizio 2017, il dirigente del servizio Partecipate Gianfranco Dentale ha illustrato l’attività svolta e le caratteristiche del documento, che riguarda le attività verso l’esterno del Gruppo Amministrazione Pubblica del Comune di Napoli (G.A.P.).

Un gruppo composto da 19 tra enti, aziende e società, delle quali 8 rientrano nell’area di consolidamento (ABC Napoli – Azienda speciale; ASIA Spa; Napoli Holding Srl; Napoli Servizi Spa; Consorzio Gestione e Manutenzione Impianti di Depurazione Liquami in liquidazione; Elpis Srl in liquidazione, Napoli Sociale in liquidazione, Terme di Agnano Spa in liquidazione) e che si configura sostanzialmente come una società di servizi pubblici locali, che ottiene quindi pochi ricavi dall’esterno in quanto lavora principalmente per il Comune di Napoli. Il bilancio consolidato per il 2017, ha precisato Dentale, fornisce una rappresentazione più veritiera e attendibile, sia sul piano tecnico che su quello dei numeri, rispetto a quella fornita nel consolidato 2016.

Un risultato che è stato possibile grazie ad un lavoro svolto per tempo, che ha consentito di ottenere un maggiore affinamento dei dati. Un percorso, ha concluso, che deve tuttavia finire di compiersi, in quanto servono le asseverazioni dei revisori degli organismi partecipati, per avviare le azioni volte a ridurre i disallineamenti contabili tra le parti. Il presidente del Collegio dei Revisori Nicola Giuliano ha ricordato i rilievi già mossi all’amministrazione comunale in occasione del parere espresso al rendiconto della gestione per l’esercizio 2017, in particolare l’importanza di procedere all’aggiornamento del regolamento di contabilità, delle scritture inventariali, alla razionalizzazione degli organismi partecipati, al riaccertamento dei residui attivi e passivi e alla eliminazione delle notevoli discordanze tra i dati esposti nella contabilità dell’Ente e quelli dei singoli organismi partecipati.

Il bilancio consolidato è stato approvato nel rispetto dei principi previsti dal decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118, è tuttavia necessario fare riferimento a quanto indicato testualmente dagli stessi dirigenti nella relazione sulla gestione e nella nota integrativa, dalle quali si evince la preoccupazione per un invio a macchia di leopardo, ampiamente oltre i termini, della documentazione non sempre completa, e la neghittosità degli organismi partecipati a produrre un prospetto asseverato dai propri revisori, come prevede la norma, e le obbligatorie informative, asseverate dai rispettivi organi di revisione, relative ai rapporti di credito debito verso il Comune, necessarie per garantire l’attendibilità dei dati certificati.

Alla luce di quanto esposto – ha concluso – il collegio dei Revisori esprime parere favorevole soltanto dal punto di vista tecnico e contabile, con riserva di una necessaria e tempestiva riconciliazione dei rapporti debitori e creditori degli organismi partecipati e del necessario aggiornamento delle scritture inventariali dell’Ente, al fine di rendere attendibili i dati dello stato patrimoniale e del conto economico, esaltandone la relativa portata informativa e invita l’Ente a porre in essere i provvedimenti di competenza.

Nel ringraziare il Collegio dei Revisori per il lavoro svolto in tempi molto serrati, la presidente Mirra ha voluto sottolineare l’importante lavoro svolto dall’Ente e dagli uffici per far sì che il bilancio consolidato per l’esercizio 2017 fosse più attendibile e con dati più affinati, incasellando le indicazioni fornite dal collegio dei revisori.

Per il consigliere Vincenzo Moretto (Prima Napoli), non è possibile aver analizzato in pochi giorni un documento così articolato. Inoltre, il parere, così come è formulato, mette in difficoltà i consiglieri comunali, perché si limita all’aspetto tecnico-contabile ma non entra nel merito dell’attendibilità dei conti rispetto al consuntivo del 2017.

Il bilancio consolidato, il secondo redatto dall’Ente, ha precisato l’assessore Panini, consente di conoscere lo stato di salute dell’insieme del soggetto pubblico,e dai dati a disposizione emerge che oggi non vi sono rischi patrimoniali per l’amministrazione comunale. Sono stati fatti passi in avanti, ma non è ancora sufficiente: solo nel 2019 sarà possibile superare le criticità registrate anche dall’organo di revisione con l’approvazione del regolamento di contabilità e con l’aggiornamento delle scritture inventariali, per ora è importante registrare positivamente il parere favorevole sulla regolarità tecnica del documento. La commissione ha poi analizzato la delibera n. 635 del 20/12/2018 per il riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio manifestatisi dal 01 al 31 ottobre 2018, illustrata da Ettore Pollice dello staff dell’assessore al Bilancio, per un importo totale di 8,1 milioni di euro (7 milioni e 388 mila per la lettera A – sentenza esecutive- e 715.449 mila la lettera E – acquisizione di beni e servizi).

In risposta alle osservazioni del consigliere Domenico Palmieri (Napoli Popolare) sull’ ammontare così elevato di debiti fuori bilancio per il solo mese di ottobre, il dirigente Pollice ha spiegato che si tratta di un fattore puramente tecnico, connesso alle attestazioni periodiche che ogni dirigente è tenuto a fare e che la principale novità di questo documento, consiste nella rateizzazione triennale di una parte di questa somma, pari a circa 5,1 milioni di euro, ottenuta tramite un accordo con i fornitori.