La scomparsa di Francesco Colucci, il cordoglio di Gianluca Basile.

E’ improvvisamente venuto a mancare Francesco Colucci, giornalista e già a capo dell’Ufficio  rapporti con la stampa e promozione d’Ateneo dell’Università degli Studi di Salerno. Aveva 49 anni, era sposato e padre di due bambine.

Francesco Colucci ha portato la comunicazione universitaria dai media tradizionali a quelli di ultima generazione, con felicissime intuizioni come la web radio Unis@und, o la TV interna di ateneo, insieme a Sandro Livrieri ed Enzo Greco (anche lui prematuramente scomparso qualche anno fa).

Ultimamente si occupava dei rapporti con i media dell’Adisurc, l’azienda che curava il diritto allo studio di tutte le Università campane, e curava anche la comunicazione della rassegna musicale Falaut dedicaca allo strumento del flauto.

Era stato anche consigliere comunale a Salerno.

I funerali domani a Cava de’ Tirreni, chiesa di Sant’Anna alle 9.30

“La notizia della prematura scomparsa di Francesco Colucci ha lasciato sgomento tutto il Comitato Organizzatore. Da anni punto di riferimento dell’Università di Salerno nel settore della comunicazione, lo ricorderemo anche per il supporto fondamentale che ha dato all’Universiade Napoli 2019 per l’ottima organizzazione del Villaggio atleti nel Campus universitario di Fisciano, facendosi apprezzare dalle delegazioni sportive di tutto il mondo per le sue grandi doti di umanità e professionalità” ha dichiarato commosso il Commissario straordinario Gianluca Basile.

Il ricordo di Pietro Pizzolla, direttore di Gazzetta di Napoli.

Una persona perbene ed un professionista esemplare, con Francesco, Sandro Livrieri ed Enzo Greco (anche lui prematuramente e dolorosamente scomparso) ho lavorato alla pagina de “Il Nuovo Salernitano” di Gigi Casciello dedicata all’Università di Salerno. Francesco Colucci ha avuto la sensibilità giusta per traghettare la comunicazione universitaria dai media tradizionali a quelli di ultima generazione, con il garbo e la puntualità che lo hanno da sempre contraddistinto. Perdiamo soprattutto un gran signore.