L’acqua protagonista della Giornata per la Custodia del Creato a Castellammare.

Si è conclusa la quinta Giornata regionale per la Custodia del Creato, il cui tema quest’anno, è stato rappresentato dall’acqua. Castellammare di Stabia, che ha ospitato l’evento, ha accolto numerosi delegati e vescovi provenienti da diverse diocesi della Campania. A dare il benvenuto i “padroni” di casa, Mons. Francesco Alfano ed Alessandro Colasanto, direttore diocesano di Pastorale Sociale del Lavoro.

È stata una giornata all’insegna della cultura e della condivisione, quella tenutasi sabato 15 settembre. Le prime ore del mattino sono trascorse sul Monte Faito: una splendida passeggiata rigenerante in compagnia della guida Luca Coppola. Sempre in montagna, si è consumato il pranzo, il tutto contornato dello splendido panorama visibile dalla funivia.

Nel pomeriggio, le visite guidate sono continuate con Maria Cristina Napolitano, all’interno di Villa San Marco, una delle due ville romane di Castellammare di Stabia.

Tantissimi i giovani presenti alla kermesse. Donatella, referente della diocesi Nocera-Sarno ci racconta: “Per un giovane, custodire il creato significa avere occhi sensibili, rispettarlo attraverso la amore e attraverso i gesti quotidiani, trattarlo come un dono fatto da Dio”.

Nel tardo pomeriggio si è tenuto nella Chiesa del Gesù il convegno “Custodiamo la bellezza”, che ha accolto con gioia le testimonianze delle Associazioni presenti sul territorio: Fondazione Oiermo, Fondazione Fanelli, Oratorio della parrocchie del Centro Antico, Azione Cattolica. Prezioso anche l’intervento di Padre Giuseppe Guglielmini, che ha invitato tutti a mettere da parte le lamentele disfattiste ed il pressappochismo dell’informazione che ci impedisce di riconoscere i progressi. Non sono mancati durante il convegno, le istituzioni e il saluto del sindaco di Castellammare, Gaetano Cimmino.

Tanta soddisfazione anche nelle parole di Mons. Alfano: “La Custodia rappresenta un eredita e una responsabilità per tutti gli uomini, per la chiesa ancora di più per il termine che ci richiama al creatore: la via che ci conduce a Dio. Da questa giornata, ci si aspetta e ci auguriamo un cambiamento di stile e di vita”.

La giornata si è conclusa con la veglia di preghiera tenutasi in concattedrale. Tra le prime file anche il sindaco di Vico Equense Andrea Buonocore. Splendido l’intervento del vescovo casertano, che lo scorso anno aveva ospitato l’evento nella sua diocesi. Mons. D’Alise, ha raccontato delle sue estati d’infanzia nella cittadina stabiese e entusiasta, ha sottolineato quanto la “gita” sul Monte Faito ha ricordato a tutti l’importanza del rapporto tra uomo e natura.

I saluti finali, sono stati scanditi da un gesto simbolico: i delegati diocesani, al termine della veglia, hanno versato in un grande vaso l’acqua che ognuno aveva portato con se da casa.

La custodia del creato, è un fatto che riguarda tutti, nessuno escluso. Le nostre città, così piene di difetti, custodiscono anche tesori enormi che ci sono stati donati e c’è bisogno di persone concrete che vogliono prendersene cura. Nessuno dice che sia facile, ma bisogna aiutarsi, forse mescolarsi e diventare un tutt’uno, come quell’acqua che è giunta dalle diverse diocesi campane.

Queste le eccellenze che hanno presenziato all’evento: Mons. Pasquale Cascio vescovo di Sant’Angelo dei Lombardi, Mons. Ciro Miniero vescovo di Vallo della Lucania, Mons. Domenico Battaglia vescovo della Diocesi di Cerreto, Mons. Antonio Di Donna vescovo di Acerra, Mons. Michele Petruzzelli Abate di Cava dei Tirreni, Mons. Giovanni D’Alise vescovo di Caserta, Mons. Francesco Alfano vescovo della diocesi Sorrento Castellammare. Presente all’appello, per l’intera giornata, anche Don Rino Morra, direttore dell’Ufficio per la Pastorale sociale e del lavoro della Conferenza episcopale campana. Assente, per ulteriori impegni, il Cardinale Sepe.

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