Metro&TheCity, mostra al MANN prorogata al 4 febbraio 2019.

La mostra METRO&THE CITY, in corso al MANN, è stata prorogata al 4 febbraio 2019 per il grande successo di pubblico e critica ottenuto. In meno di un mese dall’inaugurazione sono migliaia le persone che hanno potuto visitare il percorso che, attraverso progetti, rendering, video e plastici delle stazioni della metropolitana, racconta la città.

Una collaborazione tra il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, la Metropolitana di Napoli e Ansaldo STS per raccontare la storia partenopea e i suoi cambiamenti, legati a quella che oggi è la più grande opera pubblica in città.

“Con questa mostra intendiamo raccontare come è cambiata la città con i grandi interventi architettonici realizzati per le stazioni della metropolitana. Innovazioni che in molti casi hanno trasformato luoghi anonimi o degradati in nuove bellezze, in altri casi la meraviglia degli interventi ci consente di lasciare ai posteri un patrimonio importante che si va ad aggiungere a ventisei secoli di storia della città che in questi anni si sono intrecciati con la metropolitana delle tre A, archeologia, arte e architettura che rendono questa infrastruttura unica al mondo”, ha commentato Ennio Cascetta.

“Raccontare, al MANN, la metropolitana di Napoli significa non soltanto rinsaldare il legame del Museo con la città, ma anche affermare che la connessione logistica ed infrastrutturale è il primo modo per condividere valori culturali e sociali. Per il MANN, inoltre, la stazione della metropolitana rappresenterà ancor di più, in futuro, uno snodo nevralgico per accedere all’Archeologico, uno spazio valorizzato dal marchio museale”, ha dichiarato il Direttore del Museo, Paolo Giulierini.

“L’arte rappresenta una delle risorse più importanti di Napoli e dell’Italia. Queste iniziative, volte a valorizzare la conoscenza del patrimonio storico e artistico cittadino, contribuiscono vivamente ad accrescere lo status internazionale di Napoli come capitale della cultura. Ansaldo STS, per questo motivo, ha caratterizzato le stazioni della linea 6 – opera di cui è Concessionaria –, con la presenza di opere d’arte messe a sistema con i sistemi ingegneristici di trasporto all’avanguardia. Il risultato è la perfetta commistione tra arte e scienza che rende unico questo ambiente metropolitano in un ambiente urbano già intrinsecamente unico”, ha affermato Andy Barr, Amministratore delegato e General Manager di Ansaldo STS.

Le stazioni della metropolitana interessano luoghi che, pur ricchi di stratificazioni, restano legati ad un momento storico prevalente. Tale momento può essere testimoniato dall’aspetto che ancora conservano; oppure da ritrovamenti di particolare importanza che, occultati dalle successive trasformazioni, sono venuti in luce nel corso degli scavi.

Di conseguenza, è possibile riferire più stazioni a determinate aree urbane rappresentative di un preciso periodo storico, considerando la città, con le sue vicende oltre che con le sue urgenze, quale chiave di lettura della nuova infrastruttura urbana. Da qui il nome della mostra.

Così, le stazioni Garibaldi, Duomo e Università sono riferibili alla Città borghese, che trova la sua espressione più compiuta nell’intervento del Risanamento;Toledo e Municipio, ricche di stratificazioni, alla Città vicereale, ancora determinante per l’attuale impianto urbano; Chiaia, Mirelli, San Pasquale, allo sviluppo della città ad occidente; Mergellina, Lala, Viale Augusto, Piazzale Tecchio, di carattere essenzialmente urbanistico, all’ulteriore prolungamento a occidente, a cavallo di Fuorigrotta; Tribunale e Poggioreale, Centro Direzionale, Capodichino, al versante orientale; Museo e Dante, Materdei e Salvator Rosa, Quattro Giornate e Vanvitelli, all’espansione dell’abitato lungo le colline, partendo dal centro storico.

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