Morti alla Solfatara, Procura apre fascicolo, bimbo superstite affidato alla nonna.

Il fascicolo sulla morte della coppia di genitori e del figlio di 11 anni avvenuta ieri nell’area della Solfatara di Pozzuoli è stato aperto dalla procura di Napoli per l’ipotesi di omicidio colposo plurimo, per verificare in primo luogo se vi sia stata una inosservanza delle norme di sicurezza.

Al momento comunque non risultano persone indagate.

Nell’ambito dell’inchiesta, affidata al pm Ilaria Mancusi Barone e coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Lucantonio, si è svolta oggi una riunione in procura. I magistrati sono in contatto con gli investigatori del commissariato di polizia di Pozzuoli che stanno svolgendo gli accertamenti. La procura nei prossimi giorni nominerà il consulente medico legale che dovrà eseguire le autopsie. Non è escluso che in tale contesto, come atto di garanzia, i pm possano emettere avvisi di garanzia, come atto dovuto, a carico di persone nei cui confronti venissero ravvisate eventuali responsabilità.

“Forse il termine è eccessivo, date le circostanze, ma ho parlato con la nonna la quale mi ha riferito che il piccolo Alessio nell’averla accanto è apparso sollevato”. Lo ha detto il sindaco di Meolo, Loretta Aliprandi, riferendo una conversazione avuta con la madre di Tiziana Zaramella, la donna che ieri ha perso la vita assieme al marito, Massimiliano Carrer, e al figlio maggiore di 11 anni, Lorenzo, caduti in uno specchio di fango bollente nel corso di una visita turistica alla solfatara di Pozzuoli (Napoli). “La nonna – ha aggiunto il sindaco – era quella che seguiva quotidianamente i piccoli quando i genitori erano al lavoro ed abita di fatto nella stessa casa, divisa solo da una parete. Con lei Alessio si è aperto e parla, il che sembra già un buon segno sotto il profilo psicologico”. Nel comune napoletano si trovano, oltre alla madre, anche una sorella di Tiziana Zaramella ed un fratello di Massimiliano Carrer, con i rispettivi consorti. (ANSA)