Morto Eduardo Palumbo, pittore astrattista napoletano.

E’ morto a Roma il pittore Eduardo Palumbo, noto astrattista. Napoletano, Palumbo aveva 86 anni ed era attivo nella Capitale dal 1961. Si ricordano di lui soprattutto la partecipazione alla XIV Quadriennale di Roma (2005) e la grande mostra antologica allestita nella Reggia di Caserta (2009). Ma riscossero attenzione anche altre antologiche, come quelle presentate nel Castello Cinquecentesco dell’Aquila (2000) e in Palazzo Loffredo a Potenza (2002). Inoltre partecipò alla mostra Ventisette artisti e una rivista. Le copertine d’autore della rivista Mass Media, nella Galleria Nazionale d’Arte Moderna (2014).

Palumbo lascia opere anche nel MACRO di Roma, nella Camera dei Deputati, nella Collezione d’Arte della Farnesina. Un suo mosaico – 12 metri di base – è nella Stazione Lucio Sestio della Metropolitana romana. L’artista scomparso fu allievo di Emilio Notte all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Suoi compagni di corso raggiunsero anch’essi la notorietà, tra gli altri Lucio Del Pezzo, Carmine Di Ruggiero, Gianni Pisani.

Il maestro Notte era stato futurista a Firenze e a Milano; aveva conosciuto Boccioni, era amico di Carrà e di Sironi. Da queste esperienze derivò a Palumbo il tratto che lo distinse e che portò la critica a scorgere nella sua pittura un sostanziale e riuscito tentativo di trasposizione del Futurismo nel contemporaneo. Scrissero di Eduardo Palumbo molti dei maggiori critici e studiosi: da Carlo Belli (il ‘padre’ dell’Astrattismo italiano degli anni Trenta) a Luciano Caramel, da Rosario Assunto, a Claudio Strinati e a Giovanni Carandente, da Luca Beatrice a Marco Tonelli e all’ astrattista Piero Dorazio, suo amico. (AdnKronos)