Piazza Garibaldi, prevista a fine mese la consegna, si lavora per la sicurezza con la Questura.

Il cantiere ci consegnerà, ha detto il vice sindaco Panini, una piazza ripensata radicalmente nelle sue funzioni e nel suo aspetto. Per scongiurare il rischio di un rapido degrado, la piazza deve essere governata con grande attenzione, e bisognerà definire un soggetto organizzato che si occupi della gestione, che sarà complessa, a partire dalla necessaria vigilanza “H24” alla indispensabile programmazione del suo sistema di vita.

Gli assessorati intervenuti hanno illustrato le linee di intervento che stanno praticando. Alberto Corona, dello staff dell’assessorato alla Sicurezza, ha comunicato che già per domani è previsto un incontro con la Questura sul tema delle 12 telecamere di videosorveglianza previste, mentre continua l’assiduo impegno della Polizia Locale in coordinamento con le altre forze dell’ordine. L’assessora alla Coesione sociale, Marmorale, ha comunicato che si risolverà in settimana, con il Patrimonio, il problema tecnico dell’individuazione di un’area adatta alla creazione di un’area commerciale a disposizione di quanti, e non solo Rom, a causa dell’estrema povertà, scambiano su strada merci usate; dovrà essere garantita, nell’area, la vigilanza sociale ed il monitoraggio delle attività da parte delle istituzioni; per rendere possibile, nella zona di piazza Garibaldi, un’azione coordinata delle forze dell’ordine e dei servizi, è utile chiedere una specifica riunione del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza in Prefettura. Per l’assessora al Welfare, Gaeta, il ripristino della legalità, necessario e non penalizzante per nessuno, ha bisogno di precisi segnali, ad esempio, pur nella scarsità di risorse a disposizione, di interventi mirati, educativi e sociali, zona per zona. L’assessore all’Ambiente, Del Giudice, già nel corso della riunione, ha indirizzato ad Asìa la richiesta di riattivare il servizio svolto in collaborazione con le forze dell’ordine e di mettere a disposizione un minicompattatore.

Il responsabile del commissariato di zona Mercato Vicaria della Polizia di Stato, il dottor Picone, aveva infatti segnalato l’indispensabilità del minicompattatore per lo smaltimento dei materiali sequestrati. L’esponente della Polizia ha anche ribadito l’impegno delle forze dell’ordine, coordinate tra di loro, per la garanzia di legalità e sicurezza nella zona, ma ha anche suggerito la necessità di un pieno coinvolgimento degli operatori della piazza. Il capitano Maraffino, dell’unità operativa di Polizia Locale di San Lorenzo, ha a sua volta sottolineato la necessità di affinare il coordinamento tra la polizia locale e le altre forze dell’ordine, già attivo nella piazza; grande attenzione va prestata, inoltre, nella zona limitrofa di Porta Nolana. Alla riunione hanno partecipato due abitanti proprio della zona di Porta Nolana che hanno lanciato un forte allarme per le condizioni di sicurezza e di igiene pubblica della zona: è urgente un intervento deciso per ripristinare legalità, decenza, decoro e vivibilità.

L’assessore della Quarta Municipalità Parisi ha chiesto risposte più precise da parte dell’amministrazione: sui tempi previsti, sulle modalità con le quali si intende garantire, nell’area commerciale di libero scambio, legalità e condizioni igienico sanitarie e, nella piazza, impedire che il commercio abusivo continui indisturbato.

Non si può consegnare la piazza alla completa illegalità, ha detto il consigliere Esposito del PD: la stazione centrale rappresenta la porta di ingresso alla città e non è più tollerabile lo sconcio che la caratterizza. Anche per il consigliere Langella di Agorà la priorità è combattere l’illegalità, non solo nella piazza, che il 1° luglio godrà di una più stretta sorveglianza, ma anche nelle zone limitrofe. Molte attività commerciali, nel corso degli ultimi dieci anni, hanno abbandonato la piazza, ha detto la presidente della commissione Welfare, Caniglia, ora anche delegata del Sindaco al Commercio: servono misure adeguate ed immediate per scongiurare un nuovo degrado. Imprescindibile, per Palmieri di Napoli Popolare, concertare anche con i privati e con Grandi Stazioni il governo di quel territorio: non si deve ripetere l’errore che l’amministrazione ha fatto sul Centro Direzionale, dove il “non decidere” ha trasformato la zona in una terra di nessuno.