Progetto Revival al Cardarelli contro le violenze di genere.

Contrasto alla violenza di genere, buone pratiche in materia di percorsi di tutela delle donne vittime di violenza negli ospedali, referto integrato medico e psicologico: queste le direttrici lungo cui si svilupperà l’azione formativa ed informativa dell’Associazione Salute Donna, legata all’Azienda Ospedaliera Cardarelli nel Percorso Rosa del Centro Dafne, selezionata come beneficiaria del progetto REVIVAL (Right Environment to protect women VIctims of Violence At every Level) nell’ambito del programma europeo Right, Equality and Citizenship (2014-2020).

Nel corso dei due anni di durata, il progetto REVIVAL sarà rivolto ai professionisti sanitari (medici, psicologi, infermieri), agli assistenti socialialle Forze dell’ordine e agli avvocati, al fine di realizzare protocolli d’intesa tra le istituzioni e le organizzazioni coinvolte nel contrasto alla violenza di genere, di costruire un modello di interazione e scambio tra i paesi europei partecipanti, di aprire nei Pronto Soccorso dei paesi partner modelli e procedure di intervento omogenei.

In linea con il piano d’azione straordinario italiano contro la violenza, che già dal 2015 prevedeva un modello integrato di governance “caratterizzato da un approccio multidisciplinare come previsto dagli artt. 7 e 9 della Convenzione di Istanbul”, il progetto promuove il coordinamento di tutti gli attori istituzionali e sociali collegati alla lotta contro la violenza sulle donne, dalle azioni di tutela delle vittime a quelle di prevenzione, e guardando al fenomeno dal punto di vista sanitario, medico e psicologico (cura e assistenza delle vittime), legislativo (difesa e tutela delle vittime) e sociale (sostegno  ad ampio spettro all’autonomia delle donne).

“Portare in Europa un prodotto innovativo come il nostro referto psicologico – ha detto Elvira Reale, direttrice scientifica dell’associazione Salute Donna – per dare voce alla ‘violenza invisibile’ (quella psicologica, appunto) è il nostro obiettivo principale in collaborazione con i medici e gli infermieri del Pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli”.

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