Si era ferito nella fuga il detenuto evaso da Poggioreale.

L'esterno del carcere di Poggioreale dove si è tenuta la conferenza stampa di Aldo di Giacomo, segretario nazionale polizia penitenziaria, all'indomani della rocambolesca evasione di un cittadino polacco. Napoli 26 Agosto. ANSA/CESARE ABBATE/

Era ferito e non aveva appoggi, in sostanza era una latitanza che non poteva durare a lungo quella di Robert Lisowski, il polacco quasi 32enne accusato di omicidio, fuggito in maniera rocambolesca domenica scorsa dal carcere napoletano di Poggioreale.

Era claudicante (ora è ricoverato nell’ospedale Cardarelli, ndr) a causa di una brutta ferita che si è procurato scavalcando il muro di cinta della casa circondariale con una corda fatta di lenzuola. Era ormai esausto e gli agenti della Squadra Mobile di Napoli, coordinati dalla dottoressa Nunzia Brancato, hanno stretto il cerchio in poche ore. Quando, ieri sera, ha visto la pattuglia della Polizia di Stato avvicinarsi, si è nascosto tra due auto, in corso Garibaldi all’angolo con via Camillo Porzio.

Gli agenti però non se lo sono fatto sfuggire: lui si è mostrato arrendevole, infiacchito dal dolore. Ha chiesto agli agenti un po’ d’acqua e poi si è fatto ammanettare. (ANSA)

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