Sistemi di trasporto e mobilità studentesca: il disagio degli studenti illustrato nel rapporto dell'Università di Napoli lunedì 1 dicembre.

17308-page-001La categoria degli studenti universitari è tra quelle più fortemente penalizzate dal generale scadimento dei livelli quantitativi e qualitativi del trasporto pubblico nella nostra Regione. 

La Scuola Politecnica e delle Scienze di Base dell’Ateneo Fridericiano ha intrapreso alcune iniziative a supporto del miglioramento della mobilità studentesca, con la finalità di stimolare ed affiancare Istituzioni ed Operatori del settore verso la risoluzione di un problema molto gravoso per la propria platea studentesca.

Tra le iniziative intraprese vi è una estesa rilevazione statistica sui circa 15000 studenti che frequentano i plessi dell’Area occidentale della Scuola (Monte Sant’Angelo, Fuorigrotta, Agnano) con un campione statistico di oltre 5000 rilevazioni.

L’indagine ha riguardato le abitudini di mobilità degli studenti, la loro percezione della qualità e funzionalità del servizio di trasporto collettivo, la conoscenza e la disponibilità all’utilizzo di modalità di trasporto alternative.

I risultati dell’indagine saranno presentati il giorno 1 dicembre 2014 alle ore 15 presso la sede di Ingegneria della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base, in Aula S. Bobbio.

Introdurranno il tema Gaetano Manfredi, Rettore dell’Ateneo Fridericiano, Piero Salatino, Presidente della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base, e Marco Race, rappresentante degli studenti in Senato Accademico. I risultati dell’indagine saranno presentati dal professor Ennio Cascetta e dall’ingegnere Armando Cartenì. Interverranno rappresentanti delle istituzioni deputate al governo della mobilità ed operatori di settore.

Si riportano i risultati più significativi dell’indagine.

La distanza dalle sedi Universitarie e la prossimità ad arterie di collegamento ferroviario condizionano significativamente l’assiduità della frequenza universitaria.

Vi è una forte concentrazione temporale dei flussi studenteschi, con circa 10000 studenti che raggiungono le sedi universitarie occidentali tra le 8 e le 9 del mattino.

Elevato, nel confronto con altre Università Italiane, il ricorso a mezzi di trasporto individuale: auto (31% del campione) e moto/scooter (7%). Il 54% degli spostamenti in auto avviene con il solo conducente. Nel trasporto collettivo, il mezzo prevalente è quello ferroviario (50%), seguito da quello su gomma (10%).

Elevati i tempi medi di trasporto con mezzi pubblici. Il viaggio di sola andata richiede in media 60 min per trasporto ferroviario e 75 min per trasporto su gomma. Tra gli studenti che usano il trasporto collettivo, uno su cinque impiega più di 75 min in treno e più di 100 min in autobus per il solo viaggio di andata verso la sede universitaria.

La percezione della qualità e funzionalità del trasporto collettivo è bassa per Cumana/Circumflegrea, Circumvesuviana ed Autolinee urbane. Il plesso universitario con i peggiori collegamenti è Monte Sant’Angelo, lontano dalle direttrici ferroviarie.

Tra le forme di mobilità alternative, elevate possibilità di sviluppo del carpooling, già attualmente praticato in forme spontanee. Potenzialità di bike-sharing e car-sharing per spostamenti di corto raggio.

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