Sulle tracce dei Templari, visiga guidata a cura di Heracles alla chiesa di Santa Maria Coeli San Gennaro domenica 11.

Napoli e i Templari, una misteriosa Chiesetta Templare al Vico Molo alle due Porte all’Arenella , una delle tracce significative dei Templari presenti a Napoli, con la visita guidata presso la chiesa di Santa Maria Coeli San Gennaro sede del Priorato Internazionale dei Cavalieri Templari Cristiani Jacques De Molay -Poveri Cavalieri di Cristo gli stessi che qualche anno fa hanno restaurato la Chiesa.

Quali segreti cela le Due Porte all’Arenella? Una Cappella Templare, sarcofagi gotici emblematici e i presunti resti della misteriosa Accademia dei Segreti di Giambattista Della Porta. Facciamo un passo alla volta.

La Chiesa o per meglio dire Cappella di Santa Maria Porta Coeli e di San Gennaro, sita al vico Molo alle Due Porte all’Arenella, se pur piccola per dimensione, è da considerarsi un vero gioiello storico-artistico e archeologico di Napoli; ma c’è di più: si ipotizza che fra i sotterranei della chiesa si celerebbero i presunti resti della misteriosa e perduta Accademia dei Segreti, fondata nel XVI secolo da Giambattista Della Porta, celebre scienziato, letterato e alchimista, che qua vi abitava. Inoltre tra gli antichi sotterranei della chiesa, ben visibili, sono custoditi misteriosi sarcofagi in stile gotico, appartenenti alla Cappella sepolcrale dei Di Costanzo e quasi del tutto dimenticati.
Dal 1°Novembre 2016, la Cappella di Santa Maria Porta Coeli e di San Gennaro è stata ufficialmente consegnata in comodato d’uso per attività di Solidarietà e Volontariato, dalla Deputazione della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro, ai fratelli Templari dei Poveri Cavalieri di Cristo della Confraternita dell’Ordine dei Cavalieri Templari Cristiani Jacques De Molay capitanati dal Gran Priore Internazionale Fr. Massimo Maria Civale che l’hanno ristrutturata completamente e aperta al culto religioso dopo oltre 50 anni dalla sua chiusura, poiché caduta in un forte stato di abbandono e degrado .
Oggi il luogo sacro chiede di essere vissuto dalla comunità e da semplici cultori e appassionati studiosi.
Fra i suoi tesori si annovera una tela di Pacecco De Rosa «San Gennaro intercede presso la Vergine per la salvezza di Napoli» in memoria del miracoloso prodigio del Santo Patrono che arrestò l’eruzione del Vesuvio del 1631. L’origine del borgo e della chiesa
La chiesa fu fondata nel 1664 dalla nobildonna Isabella di Costanzo, come suggerisce la lapide ben leggibile posta sulla facciata; erede di Cinzia Della Porta, figlia di Giambattista Della Porta. Dalla sua biografia si apprende che Isabella aveva sposato il nobiluomo Alfonso Di Costanzo, rampollo di una delle famiglie originaria di Pozzuoli e tra le più prestigiose del Regno di Napoli.
Donna Isabella amava trascorrere lunghi periodi con la sua famiglia in collina (al Vomero) in quest’area dell’Arenella che dal 1400, si presentava come un minuscolo borgo di campagna eletto dai napoletani come luogo di ristoro e di tranquillità, detto Borgo delle Due Porte, poiché qui vi furono innalzate due porte, ovvero due piccoli archi di cui si tramanda l’antico appellativo.
La porta di sinistra conduceva nel «Vico delle Fate» ovvero le «fate» furono chiamate le belle lavandaie che popolavano il borgo e apprezzate per le loro forme avvenenti e generose che mandavano in estasi gli uomini mentre lavavano i panni. Oggi quest’arco è chiamato «Arco di San Domenico».
La porta di destra, viceversa, portava in Via Molo perché affacciava sul versante del mare e conduceva giù, di cui conserva intatto il nome «molo».
I soci dell’Associazione Heracles insieme ad alcuni fratelli oblati Templari vi condurranno in un percorso guidato all’interno della Chiesetta attraverso una dettagliata spiegazione della stessa ma soprattutto una accurata spiegazione storica e cronologica ripercorrendo tutte le tappe storiche dalla nascita del Sacro Ordine dei Cavalieri del Tempio – Poveri Cavalieri di Cristo.
Prenotazioni a numero chiuso ed obbligatoria contattando entro e non oltre il 10 novembre esclusivamente i seguenti recapiti:
cellulare/whatsapp: Per informazioni : 3480128461 – 334.5383209
A cura dell’associazione culturale HERACLES