Trasporto, la Regione indice gara per acquisto 160 bus. Scoppia la polemica con il Comune di Napoli per Anm, De Luca: chiuderà entro l’anno. Calabrese: non è vero, siamo l’unico Comune che paga ancora i servizi minimi.

Nell’ambito del piano di ammodernamento del parco autobus regionale, l’ACaMIR – Agenzia Campana Mobilità, Infrastrutture e Reti – ha bandito una procedura di gara europea (pubblicata sulla GUCE il 12 febbraio) in 2 lotti, per l’approvvigionamento di 160 nuovi mezzi, con un importo a base di gara di circa 40 milioni di euro, e decorrenza dei termini fissata al 5 aprile 2019.

Le consegne dei mezzi compresi nei due lotti sono previste tra fine 2019 e il primo semestre del 2020. Della fornitura fanno parte anche 35 minibus di dimensioni ridotte destinati alle isole di Capri e Procida. Si tratta di mezzi che saranno fabbricati “su misura”, in quanto non esistono in commercio autobus che rispettino le limitazioni imposte dalla particolare orografia del territorio: un risultato atteso dagli isolani da più di 20 anni.

Procedono, intanto, le consegne di mezzi forniti attraverso gare già espletate: entro l’estate 2019 saranno consegnati ancora 130 nuovi autobus, mentre ulteriori 190 arriveranno entro il 31 dicembre. Infine, nel corso del 2019 saranno bandite due nuove procedure di gara per l’acquisto di 260 autobus, per un importo di circa 80 milioni di euro.

Per la fine del 2020, pertanto, il parco autobus delle Aziende di TPL che svolgono servizio nella regione, sarà stato rinnovato da circa 800 nuovi mezzi, a fronte di un investimento di oltre 200 milioni di euro.

Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha rilasciato alcune dichiarazioni in una intervista ai microfoni di Radio Crc, durante il programma ‘Barba&Capelli’ ed ha attaccato il sindaco di Napoli de Magistris.

“Ho parlato di pulcinellismo come comportamento di scarsa serietà, espressione introdotta nel dibattito pubblico da un personaggio illustre, nonché napoletano, Fulvio Tessitore, proprio riferendosi a comportamenti poco seri, e che è stato assunto anche nel gergo partenopeo. Se abbiamo intenzione di vincere la battaglia per il Sud, dobbiamo presentarci a testa alta. Il Comune di Napoli è quello che riceve più soldi d’Italia, 362 euro per ogni cittadino, rispetto ai 260 di Roma, ad esempio. I cittadini partenopei avrebbero diritto, non solo di non pagare le tasse più alte d’Italia, ma anche di godere di servizi di qualità superiore”.

E su questo tema, la rivelazione che arriva da Palazzo Santa Lucia è di quelle che fanno rumore. “Siamo arrivati al punto che, al termine di quest’anno, il Comune chiuderà l’ANM, per la quale la regione versa, all’anno, 58 milioni e mezzo di euro. Per riuscire a combattere una battaglia seria, dobbiamo presentarci con le carte in regola, con una gestione spartana e che amministra con chiarezza, non perdendo anni e anni in propaganda e carte al vento”.

Non è tardata ad arrivare la replica dell’assessore alla mobilità Calabrese.

“Leggo con meraviglia le dichiarazioni rilasciate dal Presidente De Luca << L’anno scorso il Comune di Napoli non ha dato neanche un euro all’azienda di trasporto di sua proprietà. E se non fosse stato per noi, l’ANM avrebbe chiuso già un anno fa >>. Ritengo opportuno a tal proposito precisare che lo scorso anno il comune di Napoli ha pagato all’ANM 54 milioni di euro (comprensivi di IVA) per i servizi effettuati nel 2017. Si tratta di risorse proprie destinate al trasporto pubblico locale per compensare l’insufficienza delle risorse destinate dalla regione Campania a valere sul fondo nazionale trasporto.

Se qualcuno ritiene necessario possiamo esibire i relativi mandati di pagamento e gli estratti conti bancari che lo confermano. Voglio inoltre ricordare che il comune di Napoli è l’unico comune che partecipa a sostenere il costo dei servizi minimi di trasporto che per legge nazionale dovrebbero essere interamente coperti dalla regione.

La Regione Campania destina ai servizi di trasporto urbano della terza città di Italia soltanto 58,4 milioni di euro a fronte di un fabbisogno, determinato utilizzando le metodologie definite dal Ministero dei Trasporti, di circa 120 milioni di euro. Il comune quindi si è fatto in passato, e si sta facendo ancora oggi carico di una insufficienza delle risorse di settore destinate dalla Regione Campania alla città di Napoli. La stessa regione, in atti approvati negli scorsi anni, ha riconosciuto che le risorse che oggi trasferisce sono del tutto insufficienti. Voglio inoltre sottolineare che la stessa Regione Campania, cui compete per legge e sulla base delle successive delibere regionali la programmazione e la gestione del trasporto pubblico, ha istituito con delibera n.806 del 2017 un tavolo interistituzionale con il comune per individuare di concerto le più opportune forme di gestione e finanziamento del trasporto in città.

Questo tavolo, cui è demandata la definizione delle modalità di affidamento del servizio del trasporto pubblico a Napoli dal prossimo anno e le cui decisioni pertanto impattano sul futuro di ANM, è stato convocato dalla regione una sola volta nel 2017 e, a tutt’oggi, non ha prodotto ancora alcun risultato. Da questa esigenza la richiesta inviata dal Sindaco al Presidente della Regione che sollecita la ripresa urgente delle attività del tavolo interistituzionale”.