Violazione del patto di stabilità, Corte dei Conti contesta danno erariale per 5,2 milioni a 28 persone del Comune di San Marcellino

La Guardia di Finanza di Caserta, al termine di specifici accertamenti condotti su delega del dr.
Ferruccio Capalbo, S.P.G. della Procura Regionale della Corte dei Conti per la Campania – diretta dal Procuratore Regionale dr. Michele Oricchio – ha notificato a 28 soggetti tra Amministratori pubblici, dirigenti e revisori dei conti pro-tempore del Comune di San Marcellino (CE), inviti a dedurre e citazioni relativi al danno erariale patito dal predetto comune casertano per la violazione del c.d. “patto di stabilità interno” negli anni 2012 e 2013 ed al conseguente dissesto finanziario dello stesso Ente.

L’attività d’indagine, condotta dai finanzieri del Gruppo di Aversa, ha fatto emergere la
contabilizzazione nel bilancio comunale di entrate inesistenti a fronte di fittizie riduzioni delle spese, realizzate anche grazie al tardivo riconoscimento di una ingente massa di debiti fuori bilancio accumulatisi in un arco temporale di 10 anni, con una forte intensificazione di detti debiti a partire dal 2007.

Quanto accertato evidenzia come la gestione della macchina comunale sia stata effettuata
prescindendo coscientemente da qualsivoglia regola contabile attinente alla corretta formazione del bilancio degli enti locali (vedasi il sistematico mancato o tardivo riconoscimento dei debiti fuori bilancio).

Le predette condotte antigiuridiche hanno inciso, inevitabilmente, sul bilancio comunale di fatto falsandolo.

In sintesi, l’indagine delle fiamme gialle di Aversa ha fatto emergere un diffuso disordine contabile che ha cagionato alle finanze del Comune di San Marcellino – in stato di dissesto dal settembre 2014 – un danno erariale complessivo di 5,2 milioni di euro, che si è riversato inevitabilmente sulla cittadinanza sia in termini di aggravi economici, sia in termini di mancati servizi resi alla collettività.

La Procura Contabile, in relazione alla gravità delle condotte emerse, oltre a chiedere il ristoro del danno erariale, ha avanzato richiesta di ineleggibilità e di incandidabilità nei confronti degli
Amministratori pubblici che si sono succeduti nel tempo, nonché di innominabilità in collegi di
revisori di Enti pubblici nei confronti dei revisori dei conti del Comune di San Marcellino, che
avevano il dovere di vigilare e segnalare eventuali irregolarità amministrativo/contabili.

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