Patriciello: il Sud si svuota nel silenzio.

“Il Mezzogiorno d’Italia si sta letteralmente svuotando e il tutto sta avvenendo in un silenzio assordante. I dati purtroppo parlano chiaro: in 20anni un milione e 174mila persone si sono spostate dal sud al centro nord. Unvero e proprio esodo biblico che non solo impoverisce tutto il sud, ma che minaalle fondamenta lo sviluppo delle nostre regioni nei prossimi anni”. Lo ha detto Aldo Patriciello, eurodeputato e membro della CommissioneIndustria, Ricerca e Energia al Parlamento europeo, commentando l’ultimo reportISTAT su “Anno 2017, mobilità interna e migrazioni internazionali dellapopolazione residente”.

L’analisi di questi dati– hadichiarato Patriciello – non stupisce se confrontata con il Pil del Mezzogiornoche, come registrato dal Report sui conti economici territoriali, è inferioreal nord del 45%. Ci stiamo abituando, insomma, a considerare normaleciò che normale non è. Assistendo inermi – ha spiegatol’europarlamentare azzurro – alla terza ondata migratoria di massa dal Mezzogiornod’Italia nel giro di poco più di un secolo. Con una differenza fondamentale: mentrea fine Ottocento partivano le famiglie e negli anni cinquanta e sessanta delNovecento i padri, oggi a partire sono i figli. Stiamo mandando all’estero ilnostro futuro più colto e preparato: un’assurdità.

Quello che preoccupa ancora di più – ha detto Patriciello – è l’assoluta mancanza di dibattito al riguardo: mentre non si fa altro che parlare di migranti del mediterraneo e dei loro diritti, a nessuno interessala condizione di centinaia di migliaia di meridionali, costretti ogni anno adabbandonare la propria terra in cerca di condizioni lavorative migliori. Migrantidi serie b, insomma, la cui sorte non ottiene la grande rilevanza mediatica raggiuntainvece dai grandi fenomeni dell’emigrazione globale. Credo invece sia giunto ilmomento di affrontare su tutti i tavoli istituzionali – regionali, nazionali edeuropei – il problema nella sua complessità e gravità. Incominciare a discuternein maniera seria è il primo passo da compiere”.