Vesuvio, Campi Flegrei e protezione civile europea, interrogazione M5S alla Commissione Ue.

Gli eurodeputati del M5S Piernicola Pedicini e Dario Tamburrano hanno presentato un’interrogazione congiunta per richiamare l’attenzione della Commissione europea sui piani di sicurezza e di evacuazione dei cittadini residenti nell’area del Vesuvio e dei Campi Flegrei nel caso si verificassero emergenze dovute ad eruzioni vulcaniche.

In particolare, gli eurodeputati hanno chiesto alla Commissione Ue di rispondere a due interrogativi: se le autorità italiane hanno previsto l’intervento della struttura della Ue chiamata “Meccanismo unionale di protezione civile”, che prevede un impegno collettivo di tutti gli Stati membri nel caso si verificassero disastri ed eventuali carenze o incapacità nel soccorrere i cittadini, e se, in assenza di ciò, si potrà attivare il “Meccanismo unionale” anche senza una richiesta dello Stato italiano, viste le eccezionali e disastrose circostanze che si potrebbero verificare a seguito di una eruzione?

Nell’interrogazione, viene inoltre sottolineato che in Italia, il Vesuvio e il campo vulcanico dei Campi Flegrei sono monitorati con particolare attenzione per via dell’incremento della frequenza di scosse di bassa magnitudo e fenomeni di bradisismo e che i piani di evacuazione predisposti prevedono che, raggiunto il livello di allarme, centinaia di migliaia di abitanti che vivono nelle aree individuate di maggior pericolo, vengano trasferiti in altre regioni italiane.

Per tale eventuale evacuazione, è precisato nell’interrogazione, sarà necessario uno sforzo ingente da parte degli organismi di protezione civile per trasferire gli sfollati e per garantirgli un’adeguata e seria assistenza.

Rispetto al “Meccanismo unionale di protezione civile” ricordiamo che è entrato in vigore il primo gennaio 2014 a seguito della Decisione n. 1313 della Ue. Tale organismo ha il compito di sostenere, integrare e facilitare il coordinamento delle azioni degli Stati Ue nel settore della protezione civile, al fine di rafforzare l’efficacia dei sistemi di prevenzione, di preparazione e di risposta nel caso di catastrofi naturali e antropiche.

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