Contratto di lavoro sanità privata, da Cimop fiducia alla conferenza stato-regioni. Ma la carta dello sciopero è ancora sul tavolo.

“Bene la volontà della Conferenza delle Regioni di essere facilitatore nelle trattative per il rinnovo del ccnl dei medici della sanità privata, ma in assenza di riscontri la carta dello sciopero resterà sul tavolo”.
Così il Segretario Nazionale della Cimop(Confederazione Italiana Medici Ospedalità Privata), dott.ssa Carmela De Rango,commenta la disponibilità delle regioni e la conferma a lavorare per individuare modalità e strumenti con l’obiettivo di costruire un progetto comune per far ripartire la trattativa e sbloccare l’impasse per arrivare al rinnovo del contratto in tempi solleciti.
“Tengo a precisare – continua – che ai medici della sanità privata si applica un ccnl sottoscritto nel 2005, quindi con una porzione normativa abbondantemente superata e con un trattamento economico sottoscritta nel 2009 le cui previsioni di incremento sono state applicate solo al 50% nelle regioni del centro sud, ma totalmente inapplicate nelle strutture private religiose della regione Lazio. Un panorama generale peggiorato da un dato oggettivo: la differenza attuale tra i medici del SSN e i medici della sanità privata è di circa il 50% ragion per cui la Cimop auspica con forza he tale discrepanza possa trovare una forma di riquilibratura definitiva proprio nel nuovo rinnovo contrattuale”.
E conclude: “ Cimop ha quindi solo sospeso la previsione di indire uno stato di agitazione su tutto il territorio nazionale e si conferma pronta a giocare la carta della mobilitazione qualora non venissero fornite le risposte adeguate all’incredibile disagio che stanno attraversano i medici che operano nella sanità privata”.
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