Tradizione e innovazione: recupero e manutenzione degli edifici industriali a Napoli

Si chiama “tradizione e innovazione” e prevede la creazione di un Hub presso un edificio industriale dismesso in una zona degradata della città di Napoli, per dare valore alla produzione artigianale e alle eccellenze napoletane. È questo l’obiettivo principale del progetto imprenditoriale, presentato qualche giorno fa all’Ordine degli Ingegneri di Napoli, di cui è promotore la Commissione Recupero di Edifici Industriali Dismessi, presieduta dall’ingegnere Sergio Burattini e  composta dagli ingegneri Nicola Belardo, Eliana Formisano, Vitale Cotena, Salvatore Annona, Giorgia De Sivo e Gerardo Vicedomini.

In particolare, tramite lo sviluppo di un network per la diffusione su scala internazionale, l’iniziativa mira alla riqualificazione urbanistica del quartiere San Giovanni a Teduccio, nelle vicinanze della facoltà di Ingegneria Federico II, con la costruzione di quattordici moduli per lo sviluppo delle eccellenze artigianali napoletane nel settore della moda. L’industria italiana del tessile, infatti, è un comparto produttivo di enorme importanza per l’economia del nostro Paese e il progetto ha proprio lo scopo di favorire la sinergia tra le imprese e le professioni creative per la produzione artigianale di cravatte, camicie, pantaloni, scarpe, accessori moda e quant’altro.

Lo studio di fattibilità economica coinvolge un’area di 3.000 mq e l’investimento comprende un piano di sostenibilità sia economica che energetica, con l’istallazione dell’impianto fotovoltaico sul tetto per autoconsumo. È prevista una zona di accoglienza, una zona per la scuola di formazione ed un’area ristoro con ampio terrazzo vista mare, oltre ad un centro servizi che ha la funzione di collegare in rete la produzione artigianale per scavalcare i confini locali ed aumentare la diffusione sui mercati nazionali ed esteri, gestire le vetrine online, gestire cataloghi, ordini, commesse e consegne.

«Gli obiettivi principali di questo progetto – spiega Nicola Belardo, uno dei promotori dell’iniziativa – sono la creazione di nuovi posti di lavoro e il recupero urbanistico delle zone degradate del nostro territorio. Sostenere uno degli assi portanti del nostro Paese, quale l’economia legata alla creatività e alla moda italiana, eccellenza riconosciuta in tutto il mondo per l’alta qualità, significa favorire anche gli ingenti indotti legati al turismo, al commercio, all’export».

Il progetto sarà presto presentato anche presso l’Acen (Associazione Costruttori Edili Napoletani) e alla Camera di Commercio di Napoli.

 

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