Falsi i 3/5 dei prodotti agroalimentari all’estero, il rapporto di Frodi Alimentari.

Circa il 3/5  dei prodotti che si trovano sugli scaffali all’estero sono falsi.
Il Paese in cui  si riscontrano maggiori prodotti contraffatti sono gli Usa, seguiti dalla Cina, dal Regno Unito, in crescita nel sud America.
Più di  110 mila posti di lavoro compromessi dal mercato del falso di cui circa il 30% dal  mercato del cibo, un danno annuo di quasi per 5 miliardi e 300 milioni di euro di mancate entrate erariali, circa 90 miliardi di euro  sono invece quelli  sottratti alle   imprese italiane nel settore food&beverage, con una crescita in questo ultimo decennio che varia fra il 55-75%, grazie anche alla vendita online ed alla globalizzazione, una stima che valuta in circa  155 milioni di euro al giorno assorbiti dal mercato della illegalità.
Sono solo alcune delle cifre più eclatanti che emergono dall’annuale rapporto sulle frodi agroalimentari 2018 stilato dall’ufficio Studi e Ricerche  di FareAmbiente, presentato oggi mercoledì 18 luglio presso la sala stampa della camera dei deputati, e giunto alla sua 9° edizione. Realizzato come sempre  con il supporto delle forze di polizia che affronta il sistema degli illeciti  in Italia a 360 gradi.
Il rapporto non si limita a snocciolare dei dati ma li analizza nel dettaglio per poi proporre delle policy per cercare di porre un freno a questo fenomeno, che sta dileggiando il sistema economico italiano.
Nel 2017 il Nas dei carabinieri  nel comparto alimentare hanno effettuato 30.311 ispezioni accertando 17.819 infrazioni  di cui 15.435 amministrative e 2384 penali.
Tra i reati penali  il 27% delle violazioni contestate sono state relative alla detenzione/ somministrazione di alimento in  cattivo stato di conservazione.
Il 25% per frode in commercio
Il 5% adulterazione e contraffazione di alimenti
Le contestazioni amministrative hanno riguardato  per il 67% carenze igienico strutturali, per il 10% irregolarità delle etichette.
Gli uomini del Comando Unità Forestale, Ambientale e Agroalimentare Carabinieri nel 2017 hanno, nell’attività di contrasto alle frodi agroalimentari nel settore marchi di qualità conseguito 497 imprese controllate, 4300 euro del valore delle frodi agroalimentari nel comparto, 306156 kg di prodotti sequestrati, per un valore  di 953.178, 35 violazioni penali accertate per un totale di 33 persone denunciate all’autorità giudiziaria, 182 sanzioni amministrative contestate per un totale di 712.959 euro.
Nel dettaglio il   Comando carabinieri Forestali ha controllato 322 imprese, sequestrato
153.105 kg  di prodotti per un valore di circa 480mila euro, accertato 15 violazioni penali e denunciato 15 persone denunciate all’ autorità giudiziaria, 135 sanzioni amministrative contestate per un totale di 528.843  euro. Gli uomini del Comando carabinieri per la tutela agroalimentare nel 2017  hanno portato per il controllo delle produzioni DOP e IGP, controllando  175 imprese, 4300 euro il valore delle frodi agroalimentari di comparto, 153,51 kg di prodotti sequestrati per un valore di circa  473.178 euro, 20 violazioni penali e 18 persone denunciate all’autorità giudiziaria.
Contestate 47 sanzioni amministrative per un totale di 184.116 euro, sequestrate  etichette contraffatte, evocanti marchi DOP IGP: 153.740 etichette con diciture richiamanti marchi di tutela, 284.609 buste con effige DOP e IGP.
Le attività svolte dalla  Guardia di Finanza hanno portato al   sequestro, complessivamente, oltre 832 tonnellate di prodotti agroalimentari solidi e quasi 218 mila litri di generi alimentari liquidi, oggetto di frode commerciale e/o sofisticazione.
I sequestri più consistenti hanno riguardato, nell’ordine, il vino e gli spumanti (con circa 1.160 ettolitri), i generi alimentari (con oltre 409 tonnellate), le bevande alcoliche e analcoliche (con 936 ettolitri), i pomodori (con oltre 271 tonnellate), la frutta (con oltre 48 tonnellate) e le paste alimentari (con oltre 43 tonnellate).
Per quanto concerne l’ispettorato qualità repressioni frodi dell’ICQRF infine, nel 2017 ha effettuato  53mila controlli, di cui 40.857 controlli ispettivi e 12.876 analitici. Gli operatori verificati sono stati oltre 25.000 e i prodotti controllati oltre 57.000.
Dei 53.733 controlli, l’88% ha riguardato i prodotti alimentari e il 12% i mezzi tecnici per l’agricoltura (mangimi, fertilizzanti, sementi, prodotti fitosanitari).
Con riferimento ai settori agricoli, 17.527 controlli hanno interessato il settore vitivinicolo, 7.843 l’oleario, 5.086 il settore della carne, 4.977 il lattiero caseario, 2.708 l’ortofrutta, 2.406 i cereali e derivati, 1.971 le conserve vegetali, 733 le sostanze zuccherine, 793 miele, 613 bevande spiritose 518 uova, e 1.967 altri settori.
I controlli ispettivi e analitici sui mezzi tecnici in agricoltura sono stati nel complesso 6.591.
Le irregolarità rilevate hanno riguardato il 26,8% degli operatori, il 15,7% dei prodotti e il 7,8% dei campioni.
Sono state inoltrate all’Autorità Giudiziaria 455 notizie di reato e sono state elevate 3.715 contestazioni amministrative.
Hanno preso parte alla presentazione il vicepresidente di FareAmbiente Francesco Della Corte, il presidente della commissione agricoltura Filippo Gallinella, il deputato Paolo Russo,  il comandante dei Nas di Roma Erasmo Fontana, Oreste GERINI, Direttore Generale della direzione generale della prevenzione e del contrasto alle frodi agro-alimentari PREF I – Programmazione e analisi del rischio – Unità Investigativa Centrale – MIPAAF e il colonnello Salvatore paiano della Guardia di Finanza.
Ha moderato l’autrice del rapporto Anna Zollo

 

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