A Napoli ospedali al collasso, pronto soccorso allo stremo in 6 strutture, non ci sono più posti.

Completo, tutto esaurito, ma non stiamo parlando di un parcheggio o di un concerto. Stiamo parlando del pronto soccorso di ben 6 ospedali napoletani, dal Cardarelli, al Loreto Mare, al San Giovanni Bosco, al Fatebenefratelli, ai Pellegrini, fino a Villa Betania, praticamente tutti o quasi gli ospedali dotati di pronto soccorso.

L’attenzione, mediatica e politica (la battaglia tra il governatore De Luca ed il ministro Lorenzin) sul caso Nola è ancora alta e pertanto i responsabili medici hanno comunicato in anticipo da venerdì (come scrive l’edizione napoletana di Repubblica) alla direzione generale dell’Asl NA 1 che non dispongono più di posti per accettare pazienti, se non per casi di estrema necessità con imminente pericolo di vita, comunicazione girata anche al 118 per evitare che le ambulanze facciano il giro delle 7 chiese (o dei 6 ospedali).

“Saturazione capacità ricettiva pronto soccorso” è l’oggetto ricorrente delle comunicazioni.

La sostanza delle comunicazioni è sempre la stessa: non ci sono più posti, non ci sono più barelle, saturazione completa, ricettività zero, invito a dirottare i pazienti bisognosi di cure su altre strutture (che quindi devono essere preventivamente mobilitate).

Un modo per avvertire che  “se non siamo già nelle condizioni dell’Ospedale di Nola poco ci manca” e per avvertire tutti della consapevolezza della situazione.

 

 

 

 

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