Sclerosi multipla, farmaci sostitutivi non sempre equivalenti.

È possibile la sostituibilità automatica tra farmaci nella cura della sclerosi multipla? Se ne è discusso a Napoli, nel corso del simposio “Sostituibilità e continuità terapeutica: basi biologiche e metodologiche dei criteri di intercambiabilità”, nell’ambito del congresso della Società Italiana di Neurologi, promosso da Teva.

Un dibattito sui farmaci impiegati nella terapia per la sclerosi multipla, ha visto confrontarsi farmacologi, clinici, medici neurologici, comparare i farmaci abitualmente utilizzati nella terapia per la sclerosi multipla con quelli definiti generici o equivalenti. Dall’incontro è emerso che, nel caso specifico, i farmaci sostituivi non possono essere considerati realmente né equivalenti né biosimilari perché “non sono strutturalmente simili”.

Ad ora non esistono studi con risultati soddisfacenti in base ai quali questi farmaci hanno gli stessi effetti e la stessa efficacia, sui pazienti. (ANSA)

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