Casa del Contemporaneo, la stagione 2018-2019.

Casa del Contemporaneo nasce dalla sintonia artistica di tre realtà che hanno segnato la storia teatrale della città di Napoli: l’ex Teatro Nuovo/Fondazione Salerno Contemporanea, diretta da Igina Di Napoli, Le Nuvole diretta da Giovanni Petrone e la Compagnia Teatrale Enzo Moscato. Tre realtà che si sono incontrate e riconosciute nell’intento di voler creare una casa di produzione che lavori sui talenti e sulle relazioni nel segno del teatro di poesia e dell’arte contemporanea.

Da questa stagione quattro saranno le sale in cui andranno in scena gli spettacoli: Sala Assoli, il Teatro dei Piccoli, la cui attività parte da ottobre, e successivamente lo spazio TK di Castellammare di Stabia e del Teatro Ghirelli di Salerno.

In Sala Assoli il programma in abbonamento prevede 4 produzioni e 10 ospitalità scelte e pensate sui temi della drammaturgia contemporanea e sul filo di una memoria che è anche ritorno ai nomi che hanno fatto la storia di quel luogo appena rinnovato. La proposta dell’abbonamento a 10 spettacoli composta da due segmenti diversi Hip e Hop, entrambi con la possibilità di aggiungere ai 7 spettacoli previsti altri 3 a scelta.

2 stagione abbonamento

Le rassegne

Oltre ai titoli in abbonamento, numerose saranno anche le rassegne che verranno presentate: Fuori controllo, spazio aperto alle proposte arrivate dal territorio campano da giovani e meno giovani; Voci e altri invisibili appuntamenti tra teatro e performance fuori sede e fuori tempo in luoghi non teatrali ma d’arte contemporanea che giunge alla seconda edizione, realizzata in collaborazione con il Museo Madre Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee e con la Fondazione Morra per gli spazi di Casa Morra e Museo Nitsch e, ancora in dialogo e collaborazione con il progetto milanese Stanze, a cura di Alberica Archinto e Rossella Tansini.

Una finestra speciale sarà dedicata alla danza contemporanea nel mese di dicembre, Solo Danza con più appuntamenti: Quello che non ho detto a cura della compagnia Korper; il ritorno di R.OSA di Silvia Gribaudi con Claudia Marsicano (premio Ubu 2017, attrice under 35), protagonista assoluta; Residanza per una casa della nuova coreografia, giunta alla sua VI edizione a cura di Movimento Danza; uno degli appuntamenti del Coreografo elettronico a cura di Napolidanza, manifestazione storica e affermata di grande rilievo.

3 dicembre solo danza

Visionarie sarà una rassegna\contenitore che raccoglie serate al femminile tra danza, teatro e arte contemporanea con protagoniste tre donne di varia formazione e provenienza; Sara Lupoli, Fabiana Fazio, Luisa Corcione.

4 visionarie e fuori controllo

Assoli di Scienza, quattro incontri polifonici per parlare di scienza anche con il metodo dello storytelling, a cura di Fabio Cocifoglia, Enzo Musicò, Massimo Ruccio, Federico Benuzzi e Francesco Feola.

 5 assoli di scienza laboratori voci

 I Laboratori

Tra i laboratori in programma: ne nasce uno stabile diretto da Enzo Moscato artista residente e di riferimento della casa , Tra scrittura e vissuto personale, realizzato con i suoi collaboratori storici tra cui Cristina Donadio.

Un altro di grande interesse sarà curato da Daria Deflorian e Antonio Tagliarini che hanno scelto come titolo Sottrazioni e Addizioni e si svolgerà tra Sala Assoli e Teatro Nuovo.

Un terzo momento di approfondimento sarà a cura di Benedetto Sicca e Chiara Mallozzi dal titolo accattivante Cantiere: combattimento di Tancredi e Clorinda con una T.

Casa del Contemporaneo, che quest’anno arriva al quinto anno di esperienza condivisa, prosegue così il suo disegno culturale che si fonda sui linguaggi della contemporaneità e si rivolge a tutte le età e generazioni: dall’infanzia, agli studenti universitari, dalle famiglie agli spettatori più specializzati e appassionati. Un progetto complesso di formazione e informazione, produzione e ospitalità.

Teatro dei Piccoli

In ottobre prenderà il via il Progetto Young curato da Morena Pauro, fortemente articolato ed improntato alla formazione culturale e del gusto artistico di grandi e piccoli e che vede i destinatari partecipare attivamente alle molteplici attività talvolta insieme a genitori e insegnanti. Un progetto che Le Nuvole, da ben 33 anni, propone ad un pubblico che va dai 3 ai 18 anni. Il programma di spettacoli si compone di 23 titoli che accompagnano il pubblico a riscoprire i classici e ad avvicinarsi al teatro d’attore e a tutte le forme espressive come la musica, la danza, il teatro di figura.

La novità di quest’anno sono gli spettacoli in lingua inglese spagnola e francese; mentre proseguono alcuni progetti speciali realizzati in stretta collaborazione con la scuola: Teatro Scuola Vedere Fare, un percorso dedicato alle scuole elementari e medie, in collaborazione con Agita Teatro, in cui le classi producono uno spettacolo teatrale, raccontando e raccontandosi, con l’ausilio di un tutor e frequentando con continuità gli appuntamenti della stagione; Didattica della Visione, in collaborazione con Casa dello Spettatore, un progetto di formazione per i docenti (riconosciuto dal Miur come tutti i corsi proposti da Le Nuvole in quanto ente accreditato), dedicato alla decodifica del linguaggio e delle tecniche comunicative del teatro; Pratica maestra, incontri di formazione sulla pedagogia della situazione, per abbattere le differenze, con un focus su Danilo Dolci; Maggio all’infanzia, in collaborazione con Teatri di Bari, il Festival interregionale che a Napoli porta in scena le produzioni teatrali che bambini, ragazzi e insegnanti hanno preparato a scuola.

La 33° stagione propone un cartellone di teatro per la scuola, dall’infanzia alle superiori, dal lunedì al venerdì e il raddoppio dell’offerta per il tempo libero: tutti i mercoledì pomeriggio oltre che il sabato e la domenica come da tradizione. Si tratta di progetti di educazione al teatro portati avanti in stretta sinergia con insegnanti e genitori. Tra i tanti spettacoli segnaliamo il primo che apre la Stagione il 5 novembre, Hamlet di The Play Group in lingua inglese con Eddie Roberts, Simon Edmond e Francesco Di Gennaro per la regia di Enzo Musicò; ma anche Emergency con Stupidorisiko e C’era una volta la guerra in programma a febbraio; Il diario di Adamo e Eva di Scena verticale e Lingua blu-Streghe di Anfiteatro. Una lettura contemporanea delle fiabe di tradizione Pollicino del Teatro del Piccione e Cappuccetto Rosso di Michelangelo Campanale per La luna nel letto, a testi originali come Racconto alla rovescia di Claudio Milani, Caino e Abele di Rodisio, Il più furbo di Giocovita e Operastracci di Koreja. A tutto questo va aggiunto che l’attenzione per il pubblico più giovane viene attivata in tutte le sale del centro di produzione tra le quali il TK di Castellammare che porta Casa del Contemporaneo a ramificarsi nell’area metropolitana di Napoli.

La stagione in sala Assoli

La programmazione in Sala Assoli, prende il via l’11 ottobre con una produzione di Casa del Contemporaneo, Modo Minore interpretazione, testo e regia di Enzo Moscato, arrangiamenti e direzione musicale di Pasquale Scialò, musiche eseguite dall’ensemble Modo Minore. Un viaggio obliquo nella canzone, non solo napoletana, degli anni ’50, ’60, ’70, che riprende dopo il debutto al Ravello Festival di due estati fa, un racconto sociale e musicale del nostro paese (repliche fino al 14 e poi dal 18 al 21 ottobre).

Il secondo appuntamento – dal 2 al 4 novembre – è con il monologo La vita dipinta di Igor Esposito, regia e interpretazione di Tonino Taiuti, che ha appena debuttato con successo al Napoli Teatro Festival. Un tassello di drammaturgia contemporanea costruito sulla voce e la personalità unica di un attore tra i più importanti e rappresentativi del nostro panorama, che ci fa sprofondare nel cuore materico della pittura e della storia dell’arte.

Terzo appuntamento, dal 29 novembre al 1 dicembre, un percorso di ricerca che Enzo Vetrano e Stefano Randisi da alcune stagioni dedicano a Franco Scaldati. Ombre folli è un testo inedito del drammaturgo palermitano in cui due uomini si raccontano e si mettono a nudo in  una struggente e crudele realtà. Negli stessi giorni si vedrà anche il film che Vetrano e Randisi hanno realizzato dallo spettacolo Totò e Vicè,  il primo film dedicato a Scaldati e interamente girato a Palermo.

Segue Mare Mater (dal 25 al 27 gennaio e dal 1 al 3 febbraio), produzione di Casa del Contemporaneo, ideato da Fabio Cocifoglia e Alfonso Postiglione con la collaborazione alla drammaturgia di Antonio Marfella. Il racconto dell’esperienza pedagogica della nave Caracciolo voluta da Giulia Civita Franceschi dove furono accolti nell’arco di 15 anni oltre 750 scugnizzi provenienti per lo più dai Quartieri Spagnoli, recuperati dalla loro condizione di abbandono e indirizzati ai mestieri del mare. Attori, in scena, Manuela Mandracchia, Luca Iervolino, Giampiero Schiano.

Dal 6 al 9 febbraio, andrà in scena la rilettura dell’Anfitrione, scritto e diretto da Teresa Ludovico per il Kismet di Bari. In scena un gruppo di giovani attori, per lo più napoletani: Michele Cipriani, Irene Grasso, Demi Licata, Alessandro Lussiana, Michele Schiano di Cola, Giovanni Serratore.

Dal 27 febbraio al 1 marzo, è la volta di Reality spettacolo storico della compagnia Deflorian Tagliarini, ispirato al reportage di Mariusz Szczygiel, sulla storia di Janina Turek, donna polacca che per oltre 50 anni ha annotato i dati quotidiani della sua vita. Un racconto teatrale per provare come la vita sia fatta di tanti microscopici tasselli tutti con la loro importanza. Dal percorso di indagine su Janina Turek abbiamo visto la performance COSE nell’ambito di Voci e altri invisibili lo scorso dicembre.

Infine, a chiusura dei 7 spettacoli dell’abbonamento Hip, Isidoro (in scena dal 22 al 24 marzo), testo e regia Enrico Ianniello, produzione Teatri Uniti. Il terremoto dell’80 visto attraverso gli occhi del bambino Isidoro, la cui vita felice venne sconvolta da quell’evento naturale.

L’abbonamento Hop si apre con Andromaca riscrittura buffa e fantasiosa da Euripide, regia di  Massimiliano Civica per la compagnia toscana I Sacchi di Sabbia con Gabriele Carli, Giulia Galli, Giovanni Guerriere, Enzo Illiani, Giulia Solano. Produzione Compagnia Lombardi-Tiezzi in coproduzione con I sacchi di Sabbia, fresco debutto al Festival di Castiglioncello.

Dal 9 all’11 novembre va in scena Ahmed il filosofo di Alain Baudiou, regia di Tommaso Tuzzoli, con Alessandro Chini, Sabrina Jorio, Peppe Papa, Salvatore Veneruso. Produzione Golden Show, Tinaos. Chi è Ahmed? Un immigrato di seconda generazione che vive in una delle tante piccole cittadine di provincia e cerca in ogni scena di districare i grovigli del mondo.

Dal 15 al 18 la terza produzione di Casa del Contemporaneo: Grand’Estate, Un delirio fantastorico, 1937/1990 ed oltre testo e regia di Enzo Moscato, con Massimo Andrei ed Enzo Moscato. Una “poussée” visionaria, legata strettamente ad altri indimenticabili lavori (Cartesiana, Luparella, Little Peach); ad altri tasselli comici e tragici, di quel vasto mosaico, quella babelica ‘comedie humaine’ degradata, barocca, rutilante, con cui Moscato, negli anni, con rotture e innovazioni ci ha abituato a ripensare Napoli.

Segue dal 13 al 15 febbraio, La sorella di Gesù cristo, terzo capitolo della “Trilogia della provincia”,  testo e regia di Oscar De Summa, one-man-show tra musica e narrazione di una storia tutta pugliese, di violenza e vendetta, piena di colpi di scena che diventa universale; produzione La Corte Ospitale.

Dall’8 al 10 e dal 15 al 17 marzo  Tomcat di James Rushbrooke con Francesca De Nicolais, Fabiana Fazio, Luca Iervolino, Elisabetta Pogliani, Rosario Sparno che ne firma anche la regia. Il testo di drammaturgia contemporanea inglese che ha vinto il premio Papatango 2015, prodotto da Casa del Contemporaneo, racconta di una persona che sente di essere un animale domestico, una cavia che come Ifigenia viene sacrificata per il bene della collettività.

Dal 29 al 31 marzo Mal d’Hamle di Enzo Moscato con Salvatore Cantalupo, Vincenzo De Rosa, Amelia Longobardi, regia di Salvatore Cantalupo, produzione Teatro del Sottosuolo di Carbonia. Un evento. Un testo storico, messo in scena per la prima volta dalla compagnia di Moscato in occasione del Festival di Sant’Arcangelo del 1994, diretto da Leo de Berardinis. Da allora l’opera non è mai stata più rappresentata.

Chiusura in sala Assoli, con I giganti della montagna/radio edit (dal 5 al 7 aprile ), l’ultimo dei capolavori pirandelliani, adattamento, interpretazione e regia di Roberto Latini, per sola voce monologante, produzione Fortebraccio Teatro.

Significativi e proiettati nel futuro sono i fili che si stano intrecciando, in forma di collaborazione e condivisione, con realtà come l’Asilo Filangieri e con il Teatro Nuovo con il quale si organizzeranno due focus, sul lavoro e la ricerca di Roberto Latini-Fortebraccio Teatro e della compagnia Deflorian Tagliarini.