L’ultima notte del capitano, Felipe Cabezas venerdì 7 alla Chiesa della Graziella per I Viaggi di Capitan Martamoros.

Ultimo mese di programmazione per I viaggi di Capitan Matamoros – Drammaturgie della scena – Festival Internazionale di Commedia dell’Arte, organizzato da coop. En Kai Pan e giunto alla quinta edizione. Dopo un mese dedicato al contemporaneo con la presenza a Napoli di due gruppi storici, il Teatro Nucleo e l’Odin Teatret, il festival ritorna alla Commedia dell’Arte e alla sua riscrittura contemporanea, ospitando l’attore e regista cileno Felipe Cabezas con lo spettacolo “L’ultima notte del Capitano”, dedicato a Francesco Andreini al suo Capitan Spaventa, in scena venerdì 7 dicembre nella suggestiva chiesa settecentesca di Santa Maria della Grazie, detta la Graziella.

Felipe Cabezas ha iniziato la sua formazione attoriale in Cile in una scuola d’impostazione stanislavskiana. Trasferitosi a Barcellona, ha completato gli studi teatrali sperimentando l’uso della maschera secondo la metodologia di Jacques Lecocq. Da qui è nato il suo interesse per la Commedia dell’Arte, che ha studiato con maestri come gli italiani Antonio Fava, Carlo Boso e Stefano Perocco, i francesi Christophe Marchant e Paola Rizza e lo spagnolo Berty Tovìas. Lo spettacolo “L’ultima notte del Capitano” è un omaggio a Francesco Andreini, mitico Capitano Spaventa, capocomico, insieme a sua moglie Isabella, della compagnia secentesca dei Gelosi, vero e proprio padre fondatore, insieme a Tristano Martinelli (Alrecchino), Silvio Fiorillo (Capitan Matamoros, Pulcinella), Flaminio Scala e Giovan Battista Andreini (rispettivamente Flavio e Lelio), della tradizione della Commedia dell’Arte italiana. Lo spettacolo nasce dalla lettura de “Le bravure del Capitano Spavento” scritto da Andreini in vecchiaia, un’autobiografia nascosta in un romanzo di avventure, il cui protagonista, il vecchio Capitano, ha non pochi tratti in comune con il Don Chisciotte di Cervantes.

La presenza di Felipe Cabezas nel festival è l’occasione per invitare il pubblico a un confronto con un teatro contemporaneo che nasce dal confronto con la tradizione. Dice Cabezas: “Se vogliamo mantenere viva la Commedia dell’Arte dobbiamo prima di tutto studiarla, senza dubbio, nutrirla e attualizzarla. Come, per esempio, sradicare la perpetuazione dei ruoli di genere che troviamo in tanti classici, o dare voce a gruppi diversi come il collettivo LGBT o persone di altre nazionalità, sopprimere il maschilismo presente in alcuni canovacci tradizionali, in definitiva integrarsi con le idee globali del XXI secolo.”

Una Commedia dell’Arte Contemporanea, quindi, quella che il pubblico vedrà nella settecentesca Chiesa della Graziella, nei pressi di via Medina, location quanto mai suggestiva, dal momento che la chiesa ingloba i resti dell’antico Teatro San Bartolomeo, principale teatro cittadino e sede privilegiata per l’esecuzione dell’opera prima della costruzione del Teatro San Carlo, e luogo in cui furono ospitati alcuni spettacoli di Silvio Fiorillo. L’evento è reso possibile grazie alla collaborazione tra coop. En Kai Pan e il Centro di Musica da Camera CERSIM, che gestisce la chiesa.

Per valorizzare l’importanza storica e artistica del luogo si rinnova la collaborazione tra En Kai Pan e la cooperativa Artes – restauro e servizi per l’arte, che condurrà il pubblico in una visita guidata alla chiesa prima dello spettacolo.

SCHEDA SPETTACOLO

L’ultima notte del Capitano

scritto, diretto e interpretato da Felipe Cabezas

scene e costumi di Isabella Pintani

regia di Felipe Cabezas

aiuto regia Javier Villena

Francesco Andreini è giunto alla fine dei suoi giorni. Una lettera al suo vecchio mecenate, il Duca di Mantova, riaccende all’improvviso i ricordi del successo e della gloria di questo grande commediante dell’arte, immerso ormai in un momento di disperazione, vittima di un ingiusto oblio. Andreini evoca i tempi in cui la sua compagnia de I gelosi trionfava, e rende tributo alla sua amata compagna e sposa, Isabella dei Canali Andreini, l’Innamorata per eccellenza della Commedia dell’Arte nell’Europa del XVII secolo. L’opera si muove con delicatezza tra la commedia e la tragedia, tra la poesia e la cruda realtà. Una proposta intimista che si apre al grande pubblico e che ci trasferisce nell’immaginario intimo e personale di un creatore. Nel teatro autentico. Un’esperienza che testimonia l’affanno dell’essere umano di permanere nella memoria dei suoi simili.

ORIGINE DEL TESTO

Il testo dello spettacolo è un adattamento del libro Le bravure di Capitano Spavento, scritto dal comico Francesco Andreini (Pistoia 1584 – Mantova 1624), editato tra il 1607 e il 1618 a Venezia.
Le bravure di Capitano Spavento ha ispirato diverse generazioni di Commedianti dell’Arte nell’Europa dei secoli XVII e XVIII, come oggetto di studio, plagio e venerazione. Alcune ricerche rivelano che il lavoro di Andreini e della sua compagnia potrebbe aver esercitato una grande influenza sulla creazione del Don Chisciotte di Cervantes.

L’attore e drammaturgo Felipe Cabezas ha scelto alcuni frammenti de Le bravure di Capitano Spavento e li ha uniti a lettere dell’epoca, testimonianze della gioventù di Andreini, e con la sua sensibilità ha dato forma a L’ultima notte del Capitano.

INFO E PRENOTAZIONI

L’ultima notte del Capitano

Spettacolo e visita guidata

Venerdì 7 dicembre 2018, h. 20.30

Chiesa della Graziella, via San Bartolomeo 3 (incrocio con via Medina)

Biglietti: intero 15,00 € | ridotto studenti 12,00 €

ore 20.00 apertura botteghino

ore 20.30 inizio visita guidata

ore 21.00 inizio spettacolo

È consigliata la prenotazione

 

web: www.iviaggidicapitanmatamoros.com

mail: info@enkaipan.com

tel: 339 623 52 95 (anche whatsapp)

 

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