Napoli sempre più polo tecnologico: quale sarà il futuro?

La tecnologia ha assunto un ruolo fondamentale per la città di Napoli. Da quando è stata aperta la sede del nuovo consiglio nazionale delle ricerche, ovvero il CNR di Napoli, qualcosa è cambiato nel rapporto tra questa città e la tecnologia. Ovviamente l’esperienza napoletana come nuovo Polo tecnologico non si esaurisce con il CNR, quanto piuttosto sta continuando a crescere sotto vari aspetti. Nel corso degli ultimi anni, presso la nuova sede del CNR, si è iniziato muovere un settore completamente innovativo, ovvero quello del risparmio e dell’efficienza energetica. Sono stati presentati dei progetti molto importanti che nascono proprio con lo scopo di dare potere a quello che è diventato il Polo tecnologico della città partenopea. Presso il CNR sono stati effettuati una serie di studi e casi di ricerca proprio con lo scopo di andare ad indagare sulla tecnologia e di capire quali sono i rapporti tra le persone e le innovazioni tecnologiche degli ultimi 20 anni. Oltre al CNR però, Napoli si sta distinguendo per una serie di sfide nell’ambito della tecnologia in grado di fare la differenza. Da ricordare, la sfida Leonardo, che ospita un nuovo centro di innovazione in tema di aerospazio e quella invece della cosiddetta Napoli Valley, dove sono state sviluppate una serie di soluzioni nuove per il 5G in una partnership tra l’università di Napoli e il Polo tecnologico di San Giovanni a Teduccio.

 

La sfida tecnologica di Napoli sotto le vesti della rivolta sociale

Nei locali dell’ex fabbrica Cirio dal 2005 grazie al sostegno del Fondo Europeo per lo sviluppo regionale, l’università Federico II di Napoli ha aperto una sua sede che è l’anima del polo tecnologico. Apple ha portato presso questa sede la sua Academy, che ha diplomato in città 600 sviluppatori di applicazioni per dispositivi mobili. Presso la sede napoletana vengono realizzati e studiati i metodi migliori per creare nuovi modi di rapportarsi con il mondo, attraverso i dispositivi mobili. Insieme a Apple vi sono anche alcuni tra i più importanti consulenti informatici del mondo come Accenture, Deloitte e Cisco. Un vero e proprio fiore all’occhiello per il sud Italia con annessi una serie di laboratori del Cesma, ovvero il centro servizi meteorologici e tecnologici avanzati che hanno reso questa parte di territorio davvero unica sotto l’aspetto dell’innovazione tecnologica. Una risposta a quella che è la piaga sociale della camorra che si trova in quella zona. Dalle volte perciò capita che mentre a San Giovanni a Teduccio si contano raid e morti nelle fila della malavita, nel frattempo, c’è una città che cresce.

 

Il futuro del polo tecnologico napoletano

Il Polo tecnologico napoletano sembra destinato a crescere con l’arrivo di altri player internazionali nel campo dell’informatica. Questo perché la richiesta da parte delle persone è sempre crescente. Tutti vogliono cercare di svolgere qualunque tipologia di attività con l’aiuto dei dispositivi mobili e l’intenzione è quella di farlo in maniera rapida e pratica. Mentre oggi giorno basta connettersi a qualunque portale per svolgere un tipo di attività, la sfida è quello di farlo senza neanche più visitando un determinato portale. Eppure, questa richiesta tecnologica di utilizzare in qualunque posto ci si trovi qualunque tipo di servizio, è sempre imponente. Oggigiorno ad esempio, collegandosi a un sito come casino.netbet.it, si ha la possibilità di vivere l’esperienza del gioco all’interno di un grande Casinò, oppure ci si può connettere ad una banca e svolgere qualunque tipo di azione finanziaria e transazione in pochi istanti. Proprio queste richieste insistenti da parte praticamente di tutti coloro che usano internet, oltre 70% in Italia, che è chiamato a rispondere alla città di Napoli e al suo Polo di innovazione. Gli studi fatti quotidianamente, nonché la nascita di nuovi sviluppatori specializzati supportati dai più grandi investitori e stakeholders del mercato dell’innovazione tecnologica, fanno in modo che la città sia sempre al passo e riesca a rispondere a queste esigenze. L’investimento che è stato possibile riqualificando un’area degradata della città, adesso sta creando non solo occupazione, ma soprattutto specializzazione in ambito formativo. Nel corso degli anni, saranno stanziati nuovi investimenti in tal senso ed è probabile che altre realtà leader nel settore delle innovazioni tecnologiche possano avvicinarsi al polo scolastico partenopeo in ambito tecnologico e migliorare ulteriormente quella che è l’offerta formativa.