Calcio in lutto, morto Emiliano Mondonico, allenò anche il Napoli.

“Ciao Papo…. sei stato il nostro esempio e la nostra forza… ora cercheremo di continuare come ci hai insegnato tu… eternamente tua”: così’ Clara Mondonico, figlia di Emiliano, annuncia su facebook la morte del padre, il celebre allenatore di Torino e Atalanta.
Mondonico, 71 anni, era malato da tempo.

Mondonico iniziò la carriera di allenatore nella Cremonese (squadra dove terminò la sua attività di calciatore), arrivando a portarla in serie A e lanciando in prima squadra un giovanissimo Gianluca Vialli, poi passò al Como e quindi all’Atalanta, che disputò la Coppa delle Coppe nella stagione 1987-88 (in quanto finalista perchè il Napoli di Maradona e Bianchi vinse oltre allo scudetto anche la Coppa Italia) arrivando fino alla semifinale dove dovette arrendersi ai belgi del Mechelen (che poi vinsero il trofeo).

Nel 1990 fu chiamato al Torino, appena ritornato in serie A, e riportò i granata, squadra con cui aveva debuttato da calciatore in serie A, alle posizioni di vertice ed arrivando a disputare nella stagione successiva la Coppa UEFA, persa in finale contro gli olandesi dell’Ajax dopo aver superato addirittura il Real Madrid.

Poi il ritorno all’Atalanta, di nuovo al Torino e nell’autunno 2000 la chiamata al Napoli da parte di Corrado Ferlaino, per sostituire Zdenek Zeman voluto dall’allora presidente Corbelli, nella sciagurata stagione della co-gestione che culminò poi nella retrocessione in B.

Quindi Cosenza, Fiorentina (la squadra di cui è stato sempre tifoso,che riportò in serie A) di nuovo la Cremonese e l’AlbinoLeffe fino a quando non iniziarono a manifestarsi i sintomi della malattia che lo costrinsero a lasciare la panchina.

Nel gennaio 2012 l’ultima apparizione in A sulla panchina del neopromosso Novara, durata solo 6 partite.

Durante i periodi di inattività è stato spesso invitato come opinionista in trasmissioni televisive Rai e Mediaset.