20 anni di Konsequenz.

20KonsequenzKonsequenz, la factory culturale (rivista, concerti, ensemble, cd) fondata nel 1994 a Napoli da Girolamo De Simone e da musicisti come Daniele Lombardi, Giancarlo Cardini, Giuseppe Chiari, compie vent’anni, e per festeggiare l’evento propone tre nuovi dischi, prodotti dall’Associazione Musicale “Ferenc Liszt” e distribuiti dal sito www.masseriadeisuoni.org.

Dedita fin dalla fondazione alla musica di frontiera e al superamento dello sperimentalismo già assimilato, Konsequenz è stata una eccezionale macchina da guerra per la divulgazione e l’affermazione delle nuove estetiche della contaminazione, in anni in cui l’assunto dei plurali in musica non era affatto scontato. In vent’anni di attività Konsequenz, diretta da Girolamo De Simone, ha pubblicato un centinaio di volumi monografici, ora presenti nelle biblioteche di tutto il mondo, realizzato decine di concerti e rassegne musicali, prodotto dischi, mostre, ed eventi trasversali, tanto da essere oggi riconosciuta come imprescindibile archivio del contemporaneo e anima delle sue memorie, altrimenti inconciliate.

Girolamo De Simone, Jommelli granular
(KNZ/011)

 

Girolamo De Simone, che in un precedente lavoro (ScarlAct) aveva esplorato la ‘dissonanza’ partendo da centinaia di frammenti pianistici mutuati dalle Sonate di Scarlatti, propone in questo nuovo disco un aggiornamento della ‘consonanza’ di Niccolò Jommelli, attraverso la sintesi additiva granulare. Il risultato è una musica d’atmosfera, contrappuntata da inserimenti del clavicordo, unico strumento a tastiera capace di riprodurre un vibrato delle corde percosse, il cosiddetto ‘Bebung’, che diventa nel lavoro di De Simone una sublimazione della vibrazione, metafonia che rallenta il tempo.

Il disco è tuttavia aperto da alcuni brani pianistici ispirati via via all’antica Armenia, ai canti antifonali, o agli arcaici inni cristiani siriani… 

 

“Per realizzare JOMMELLI GRANULAR – dichiara Girolamo De Simone – ho centrifugato con il computer centinaia di frammenti registrati con uno strumento antichissimo, il clavicordo. Ho poi realizzato tre movimenti, come nelle più classiche delle Sinfonie, usando il mio MAC. Dalla forma d’onda ho tratto una partitura ‘visiva’, sulla quale inserisco nuovamente, dal vivo, il suono del clavicordo, reso tuttavia ‘elettrico’ con l’uso di filtri. Il brano si conclude con l’innesto live di un altro strumento a me caro, un piccolo MOOG a due oscillatori. Il risultato finale è poetico e straniante: una variazione sulle consonanze usate dal grande compositore Niccolò Jommelli, nel trecentesimo anniversario dalla nascita”.

 

Girolamo De Simone, nato a Napoli nel 1964, vive e lavora alla periferia della metropoli partenopea, alle pendici del Monte Somma, a ridosso del Vesuvio. Musicista e agitatore culturale, è considerato tra i principali esponenti della musica di frontiera.. Ha pubblicato molteplici dischi, libri, articoli e tenuto concerti per Festival e rassegne non solo italiane. La sua musica è stata utilizzata in film pluripremiati, e trasmessa dai canali radiofonici e televisivi nazionali e stranieri. Per la sua atttività ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti istituzionali. www.girolamodesimone.com

Musiche originali: Girolamo De Simone

Esecuzioni, trascrizioni, versioni  ed elettronica: Girolamo De Simone

 Antonelli Neri, Iren – ImprovvisAzioni vesuviane
(KNZ/012)

 

Iren 1-2-3-4 consta di quattro momenti dove la storia è nel primo e nel terzo con due affioramenti bachiani e diviene realtà nei restanti due. Una guerra illustre contro il tempo fu in sostanza detto essere la musica ricorrendo al concetto contenuto nell’apertura manzoniana.

Quel che si ha da dire è che la storia esiste FUORI della musica è proprio la musica che rivela questo straordinario anello conoscitivo e lo riflette in se stessa.  NON CONFUNDAR. Sì, perché sarei un mistificato(re) se aderissi alla funesta idea che, siccome in musica il tempo può essere fermo (e fermato), esso in realtà non esiste. A Maria Antonietta la testa gliela tagliarono sul serio.

Deriva piantata nell’oggi è questa musica dove anche la memoria di attimi di passato eccelso deve divenire controcultura, strappata al dominio e alla sua dominante ideologia, che non domina il mio cervello. Antonello Neri

 

Antonello Neri nasce all’Aquila nel settembre del lontano 1942, e ha vissuto in vari luoghi ma principalmente a Roma. Ha operato nel campo della musica contemporanea e di ricerca, sia componendo e sia improvvisando al pianoforte e con strumenti elettronici. Ha composto per il teatro d’avanguardia. Ha suonato in diversi luoghi del pianeta terra. Ha insegnato Lettura della Partitura nel Conservatorio A. Casella dell’Aquila e molto collaborato con la Società dei Concerti B. Barattelli di quella città. Ha tenuto corsi sul cromatismo musicale presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. Ha tenuto corsi d’improvvisazione presso la N.Y. University.

 

 

Pietro Grossi, Sacre
(KNZ/013)

 

“Non faccio che dire che nel 1967 ebbi il primo ‘colpo di fulmine’ al computer. In cinque minuti suonai alla perfezione il quinto capriccio di Paganini, e dopo altri cinque minuti ne ho fatto quello che ho voluto. Vorrei che ascoltasse un cd in cui c’è proprio questa esperienza!”. Pietro Grossi
“E il disco arrivò. Rimase a lungo in un cassetto, ma ora siamo in grado di presentarne al pubblico una selezione autorizzata dalla moglie di Pietro Grossi, l’artista Marcella Chelotti, cui va il mio personale ringraziamento…”. Girolamo De Simone
 
Igor Stravinsky – Pietro Grossi
Le Sacre du Printemps
Realizzata con Soft. TAUMUS Sintetizzatore TAU2, Istituti del CNR CNUCE e IEI (Pisa, 1975 / 1980)
 
Prima Parte                  13’27”
Seconda Parte             14’28”
OST3                            4’46” (da “Ostinati e Tetrafono”, 1965)

 

Pietro Grossi (Venezia 1917 – Firenze 2002), grande pioniere della musica elettronica italiana, mescolò intuizioni musicali, estetiche, sociologiche, precorrendo i tempi ed anticipando le tecnologie e le teorie utilizzate oggi per realizzare in ogni casa divertimento, creatività, comfort.  David Toop, uno dei più autorevoli critici e musicisti di frontiera, scoprendo  con ritardo l’opera di Pietro Grossi scriveva sull’autorevole “The Wire”: “La risposta del perché Grossi risulti una figura così poco nota malgrado il suo profetico lavoro si potrebbe trovare nello Zeitgest degli anni Sessanta. Non vestito in abiti indiani né dedito alla costruzione di una carriera, Grossi continuò ad applicarsi tranquillamente alle sue teorie. Forse con ritardo, ma sono contento di scoprirlo”.

 

 

Girolamo De Simone, Jommelli granular – KNZ/011

Antonelli Neri, Iren – KNZ/012

Pietro Grossi, Sacre – KNZ/013

 

Pubblicazioni non profit a cura dell’Associazione musicale Ferenc Liszt per i 20 anni di KONSEQUENZ

Produced by Ferenc Liszt – Konsequenz music project

Distribuzione: www.masseriadeisuoni.org

Info:  3387907394