Più di 4 milioni di tonnellate di amianto da rimuovere in Campania, domenica 14 inaugurazione sede Osservatorio Nazionale a Napoli.

3d197d7a9d325e03adab09df932c6536Più di quattro milioni di tonnellate di materiali contenenti amianto da rimuovere in Campania: è la stima e l’allarme lanciato dall’Osservatorio nazionale sull’amianto (Ona), che il prossimo domenica 14 febbraio inauguerà la nuova sede di Napoli (in Via Magnoni 20, in Riviera di Chiaia) e terrà un incontro sulle prossime iniziative della onlus nella regione.

Secondo i dati Ona, dal 1993 al 2013 sono stati rilevati in Campania 1.237 casi di mesotelioma. “Si tratta di una patologia ‘sentinella’ – afferma il presidente dell’Ona, Ezio Bonanni -, la punta dell’iceberg rispetto al gran numero di altri casi relativi alle altre patologie asbesto-correlate. L’Ona torna a chiedere che vengano resi pubblici tutti i dati sul numero dei tumori, nella terra dei fuochi come nel resto della regione”.

“Eternit e Italsider di Bagnoli, Sacelit di Volla, Tecnotubi di Torre Annunziata, ex Sofer di Pozzuoli, l’Avis di Castellammare, la Firema di Caserta, l’ex Iscochimica di Avellino, la Fincantieri di Castellammare di Stabia: sono solo alcune delle fabbriche interessate dal fenomeno amianto. – continua Bonanni -. Poi ci sono gli sversamenti abusivi, spesso in mano alla criminalità organizzata, in discarica ma anche nei centri abitati”. (ANSA)

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