Abi: richiesta informazioni da BCE ordinaria. Padoan conferma. Sofferenze in aumento, superata quota 200 miliardi, prestiti a + 0,5%.

Crisi: Visco, imprese si ristrutturino per competere“La richiesta rivolta a un campione di banche europee, tra cui anche alcune banche italiane, rientra nelle attività preliminari di tale Task Force e si tratta di un esercizio ordinario di raccolta di informazioni (stock taking) su cui basare i lavori successivi e dunque non di una azione di vigilanza mirata all’adozione di misure specifiche nei confronti di alcune banche”. Lo afferma il Direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini in merito alla richiesta di dati sui crediti deteriorati inviate dalla BCE ad alcune Banca Italiane.

“La Bce è intervenuta opportunamente per chiarire che la richiesta di informazioni inviata ad alcune banche italiane è stata inviata a molte altre banche dell’area euro ed è una prassi standard”. Così il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan commenta il chiarimento dalla Bce. “Nessuna preoccupazione specifica per le banche italiane, ma soltanto uno studio per identificare best practice nella gestione dei crediti in sofferenza”, aggiunge in una nota.

Tornano a salite a novembre le sofferenze bancarie che si riportano sopra quota 200 miliardi mentre quelle nette raggiungono gli 88,8 miliardi di euro. E’ quanto si legge nel rapporto mensile Abi secondo cui a novembre 2015 le sofferenze lorde sono risultate pari a 201 miliardi di euro, 2 miliardi in più rispetto ad ottobre 2015 quando erano scese per effetto di alcune operazioni di smobilizzo. Le sofferenze nette sono risultate pari a circa 88,8 miliardi di euro, in aumento rispetto a 87,2 miliardi del mese precedente.

A dicembre 2015 il totale dei finanziamenti in essere a famiglie e imprese ha presentato una variazione positiva pari a +0,5% nei confronti di dicembre 2014 e “di gran lunga migliore rispetto al -4,5% di novembre 2013, quando aveva raggiunto il picco negativo”. Lo afferma l’Abi nel suo rapporto mensile. “Questo dato di fine 2015 per i prestiti bancari a famiglie e imprese – rileva l’Abi – è il miglior risultato da aprile 2012”. Positiva a fine 2015 anche la variazione annua del totale prestiti all’economia (che include anche la pubblica amministrazione), +0,1%. (ANSA)