Affittopoli napoletana, immobili a Posillipo a 24€ al mese, la Corte dei Conti stima un buco di oltre 5 milioni.

s.giacomo_blog_napoliLa “bomba” è scoppiata ieri sulle pagine de “Il Mattino”, c’è una “affittopoli” anche a Napoli.

Secondo il quotidiano napoletano, la Corte dei Conti avrebbe aperto un fascicolo che riguarda un numero di immobili, non solo appartamenti, ma anche locali commerciali, quantificabile intorno alle 300 unità e dislocati nelle aree residenziali e di pregio della città (Posillipo, Chiaia, Vomero, centro storico) che sono stati dati in locazione a prezzi irrisori e lontani anni luce dalle quotazioni del mercato immobiliare.

Si tratta peraltro di aree nelle quali negli utimi anni sono stati aumentate notevolmente le cosiddette “rendite catastali” comportando quindi aliquote maggiori per i tributi comunali, come Imu, Tasi e Tari.

Non solo, ma in oltre il 50% dei casi queste cifre irrisorie e fuori mercato non sarebbero state neanche corrisposte al Comune, che secondo i magistrati della Procura Regionale della Corte dei Conti, avrebbe un buco di oltre 5 milioni di euro, tra danno erariale e mancata riscossione.

I magistrati contabili hanno riscontrato inoltre che in moltissimi casi non ci sarebbero tracce scritte della locazione, che sarebbe dunque avvenuta “sulla parola” tanto che risultano occupati “sine titulo”.

Nel centro storico di Napoli per vivere in un convento trasformato in abitazione si pagano solo 14 euro al mese.

In via Posillipo, in uno stesso stabile, mentre c’è chi paga 1.445,50 euro, un altro inquilino ne sborsa appena 24.

Sono alcuni spaccati del caos affittopoli a Napoli secondo quanto riferisce Il Mattino nella puntata di oggi dell’inchiesta sulla vicenda. Dopo che nei giorni scorsi era emerso di case a Posillipo affittate a 11 euro al mese, ora c’è anche il caso di 362 appartamenti di edilizia residenziale per i quali le richieste sono addirittura inferiori ai 100 euro. Nella zona di Bagnoli, poi, in via Eurialo si pagano solo 7,74 euro al mese per un appartamento la cui rendita dovrebbe essere di quasi 1000 euro.

All’Arenella solo 24 euro, a Pianura, poi, c’è chi paga la 5 euro e 80 centesimi e, poco distante, 157.

Ci sono casi di appartamenti locati da associazioni culturali che nei fatti risultavano essere vere e proprie scuole di danza che facevano corsi a pagamento, oppure appartamenti dati in uso per organizzare attività ricreative che venivano usate come sedi di partito. Proprio dai partiti ci sarebbero i casi più eclatanti di affitti non pagati.

A Posillipo un appartamento di proprietà del Comune di Napoli di quasi 130 metri quadri per 8 vani sarebbe stato locato per la miseria di meno di 25€ al mese.

Riscontrate anche morosità come quella della Fondazione Valenzi, che si trova all’interno del Maschio Angioino, che avrebbe un debito di 63.000 con il Comune di Napoli.

Tra danno erariale quantificato in oltre 1.300.000€ ed affitti non pagati la Corte dei Conti stima un buco nelle casse del Comune di Napoli di oltre 5 milioni di euro.

Per adesso, come scrive Il mattino, nel mirino ci sono circa sessanta strutture, equamente divise fra proprietari privati e associazioni,  una piccola goccia nel mare del patrimonio del Comune che ammonta a circa 24mila abitazioni di cui solo 1.500 non rientrano nella cosiddetta Edilizia Residenziale Pubblica (che tradotto dal burocratese significa palazzoni dormitorio in periferia).

Sotto inchiesta oltre 20 persone tra amministratori e dirigenti, sia delle passate giunte ma anche di quella attuale che, pur avendo ereditato la stragrande maggioranza dei contratti (in molti casi soltanto verbali), non si sarebbe adoperata per tempo per sanare questa ineffficienza, anche se allo stato risulta una indagine parallela a quella della Corte dei Conti da parte della Napoli Servizi, società del Comune di Napoli. Proprio la Napoli Servizi avrebbe registrato ammanchi per oltre 100.000€ all’anno da affitti non pagati dai partiti politicci che avevano in locazione appartamenti del Comune.

Advertisements