Alberto Angela racconta I tre Giorni di Pompei lunedì 24.

angelaPOMPEI-cover-511x600Ritrovarsi a Pompei nell’anniversario dell’eruzione, per ascoltare il racconto di un grande divulgatore e per conoscere cosa successe in quelle tragiche giornate dell’agosto del 79 d. C.. Alberto Angela, giornalista, scrittore, tra i più popolari divulgatori scientifici della tv, sarà infatti, lunedì 24 agosto alle ore 19, con il suo libro “I tre giorni di Pompei” (Rizzoli Editore), il protagonista del primo degli “Incontri letterari” di “Pompei, un’emozione notturna”, progetto di valorizzazione della Regione Campania realizzato dalla Scabec (Società regionale beni culturali) che propone una serie di appuntamenti sino al 27 settembre.

L’appuntamento sarà anche l’ occasione per annunciare la conclusione dei lavori di restauro dell’affresco dell’Adone Ferito dell’omonima casa, posta su via di Mercurio. La pittura, splendida e rara megalografia di IV stile raffigurante l’Adone morente tra le braccia di Afrodite, è stata restaurata con il contributo di parte del ricavato delle vendite del libro di Alberto Angela,messi a disposizione dalla casa editrice Rizzoli e dall’autore.

L’incontro con Alberto Angela si terrà nell’Anfiteatro degli Scavi di Pompei ed è già registrato il sold out. I partecipanti potranno visitare prima dell’incontro anche la mostra dei calchi di “Pompei e l’Europa” allestita nella piramide dell’arch. Venezia al centro dell’Anfiteatro.

Il progetto “Pompei, un’emozione notturna”, promosso dalla Regione Campania e finanziato con risorse finanziarie comunitarie a valere sul POIn “Attrattori culturali, naturali e turismo”, include un programma di passeggiate nell’antica città, illuminata e resa magica da installazioni d’arte e un ciclo d’incontri culturali con scrittori e personalità del mondo dell’arte, dell’archeologia e della comunicazione. Le passeggiate serali, che si organizzeranno in 6 gruppi di 40 persone, con partenza ogni 20 minuti (mercoledì, giovedì, venerdì e domenica), prevedono un percorso della durata di circa un’ora e venti minuti, con l’accompagnamento di archeologi e guide esperte nello storytelling. Ogni visitatore sarà dotato di una innovativa tecnica d’illuminazione a “lucciola”, che indosserà per tutto il percorso a garanzia della sicurezza, avvolto dalle atmosfere delle installazioni luminose. Gli incassi di “Pompei, un’emozione notturna” saranno interamente devoluti alla Soprintendenza Speciale di Pompei, Ercolano e Stabia destinati a lavori di restauro o manutenzione del sito.

“I TRE GIORNI DI POMPEI” di Alberto Angela

23-25 ottobre 79 d.C.: ora per ora, la più grande tragedia dell’antichità

Rizzoli Editore

 

Il 24 ottobre del 79 d.C. sembra un venerdì qualsiasi a Pompei, una città abitata da circa dodicimila persone che, come innumerevoli altre nell’Impero, lavorano, vanno alle terme, fanno l’amore. Ma alle 13 dal vicino Vesuvius si sprigiona una quantità di energia pari a cinquantamila bombe atomiche e, in meno di venti ore, sotto un diluvio ustionante di ceneri e gas, Pompei è soffocata da sei metri di pomici, mentre la vicina Ercolano viene sepolta sotto venti metri di fanghi compatti. Migliaia di uomini e donne cercano di scappare, invocano gli dèi, ma trovano una morte orribile. E solo in epoca moderna saranno scoperti alcuni dei loro corpi, contorti nella disperazione della fuga. Dopo molti anni passati a studiare la zona vesuviana, con il supporto di archeologi e vulcanologi, Alberto Angela ricostruisce come in presa diretta i giorni che ne segnarono il tragico destino. Per farci respirare le atmosfere di quei momenti, individua alcuni personaggi storicamente esistiti – la ricca matrona Rectina, un cinico banchiere, un politico ambizioso… – e li segue passo dopo passo, in un percorso che si può fare ancora oggi, per strade, campagne, case o locali pubblici. In questo modo, non solo ci fa scorrere davanti agli occhi la vita quotidiana (prima) e la morte (poi) come in un film mozzafiato, ma dà anche nuove, illuminanti risposte a intriganti interrogativi: perché nessuno si era accorto di vivere alle pendici di un vulcano-killer? Come mai alcune eleganti domus erano diventate laboratori artigiani? E che cosa legava Plinio il Vecchio, naturalista e ammiraglio scomparso nella tragedia, all’affascinante Rectina. Dettagliatissimo e aggiornato con gli studi più recenti, è un viaggio emozionante nel mondo antico, lo sconvolgente reportage di una tragedia, un libro unico che si legge come un romanzo e ha la profondità di un grande saggio. È il 79 d.C., benvenuti a Pompei.

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