Il burattinaio d’Italia, Alessandro iovino presenta il suo libro su Licio Gelli domenica 17 al Palazzo Ducale di Sant’Arpino.

Iovino copiaDomenica 17 gennaio 2016, alle ore 18:30, presso la Sala Convegni del Palazzo Ducale “Sanchez De Luna” di Sant’Arpino – CE (Piazza Umberto I) si terrà la presentazione del libro Licio Gelli Il burattinaio d’Italia (Graus Editore) di Alessandro Iovino.

Ne parleranno con l’autore: il Presidente dell’Associazione “Scusate il ritardo” Andrea Mautone, il Sindaco F.F. Aldo Zullo, l’Assessore alla cultura Salvatore Brasiello e il Delegato Commissione Libri Giuseppe Bagno.

“Negli Stati Uniti questo libro sarebbe una caso editoriale. Meriterebbe di esserlo anche in Italia. Alessandro Iovino ha intervistato l’uomo più enigmatico della storia d’Italia. Lo ha fatto con coraggio – spiega Chris Brady del New York Times – Non è da tutti, specialmente per gli autori della sua età.”

Licio Gelli Il burattinaio d’Italia (Graus Editore) è il libro scritto da Alessandro Iovino, giovane scrittore napoletano, insignito di prestigiosi riconoscimenti in molti premi letterari. Ha curato numerose conferenze stampa in Italia e all’estero. È alla sua tredicesima pubblicazione.

Chi è veramente Licio Gelli? Molti se lo domandano e Alessandro Iovino ha tentato di dare una risposta a questa domanda, intervistandolo più volte e intrattenendo uno scambio epistolare con questo personaggio misterioso per diversi anni.

Un uomo particolare, mal visto da tutti gli Italiani, criticato, una figura difficile da inquadrare, ma che tutti definiscono “corrotto”. Il Venerabile ha saputo manipolare le varie situazioni in cui si è trovato, alla continua ricerca di un’assoluzione che probabilmente non ci sarà mai. Protagonista di numerose inchieste, di situazioni ambigue, indefinite e nascoste che riguardano il nostro paese. Per Alessandro Iovino è il “burattinaio”, il nome più consono da poter assegnare a Licio Gelli, che è stato più volte condannato.

Licio Gelli Il burattinaio d’Italia contiene le interviste di Iovino a Licio Gelli  che è stato soprattutto “un potente uomo d’affari non solo perché capo della loggia P2, ma anche quale esperto in previsioni internazionali” come si legge dalla prefazione di Antonio Caldoro.