Caldo, continua l'ondata, gli esperti raccomandano di bere anche se non si ha sete.

Acqua bere da rubinettoTemporali ‘tropicali’ nella nuova settimana – Come già detto anche la nuova settimana sarà rovente con caldo intenso e picchi termici anche di oltre 37-38°C.

Tuttavia l’anticiclone africano potrebbe subire un lieve indebolimento in quota soprattutto da mercoledì prossimo, fatto che agevolerebbe la risalita delle masse d’aria surriscaldata dai bassi strati verso l’alto.

Potremo così assistere all’improvviso scoppio di temporali di calore tra pomeriggio e sera questa volta non solo sulle Alpi, ma anche lungo l’Appennino, con occasionale sforamento anche delle aree di pianura adiacenti; isolati fenomeni non sono ad escludersi anche sulla Valpadana ed in Sardegna.

Si tratterà di fenomeni in genere brevi e localizzati, ma che potranno essere anche violenti accompagnati da grandine e raffiche di vento a causa dell’energia fornita dalla presenza di aria molto calda ed umida.

Questi temporali non saranno rinfrescanti, infatti non sono innescati da un fronte freddo ma nasceranno e moriranno in loco, in un contesto climatico caldo umido, afoso.

Certamente laddove si verificherà il temporale si avrà un calo termico, ma sarà solo temporaneo e localizzato, a livello generale infatti continuerà a fare molto caldo, con isoterme anche da 22-23°C a 1500-1600m.

Una situazione del tutto simile a quella della fascia equatoriale.

Dieta leggera, evitare di stare all’aperto nelle ore più caldo e sopratutto bere e prima ancora di sentire sete. Non si stancano di ripeterlo gli esperti in questi giorni di caldo torrido, che nei prossimi giorni raggiungerà i 40 gradi, secondo le previsioni meteo.

“Se in questi giorni di caldo avvertite un particolare senso di spossatezza, crampi, tachicardia e senso di vertigine, il rischio di disidratazione potrebbe essere alle porte”, afferma Umberto Solimene, presidente del Centro di Ricerche in Bioclimatologia Medica, Medicina Termale e Scienze del Benessere dell’Università degli Studi di Milano ed esperto dell’Osservatorio Sanpellegrino. La disidratazione, ha aggiunto, ”è un pericolo che può essere evitato con un gesto semplice e alla portata di tutti come portare sempre con sé una bottiglietta d’acqua”.

Una buona regola sconosciuta ai più è che bisogna anticipare lo stimolo della sete: questo sorge spontaneo quando la perdita di acqua supera lo 0,5%, ma in realtà è già un segnale di stress idrico. Per farlo è necessario bere con costanza durante tutto l’arco della giornata. Una regola che vale per tutti, ma ancora di più nel caso di alcune categorie che sono considerate più a rischio in questo periodo. (ANSA).

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