Caldoro Presidente, presentata la lista per le Regionali. Fortunato: la Campania da regione canaglia a regione guida.

E’ stata presentata questa mattina, nella sede di via Toledo a Napoli, la lista elettorale Caldoro Presidente, che sosterrà il governatore in carica alle prossime elezioni regionali.

A fare gli onori di casa il presidente dell’Associazione Caldoro Presidente, Gennaro Salvatore, il capugruppo in Consiglio Regionale Pietro Maisto, i consiglieri uscenti Giovanni Fortunato, Massimo Grimaldi ed Angelo Marino.

La lista Caldoro Presidente intende dunque proseguire il lavoro iniziato nella consigliatura che sta per chiudersi, mettendolo in risalto a partire dal simbolo, essenziale, con pochi elementi, a simboleggiare apertura, appartenenza, percorso intrapreso e volontà di continuarlo.

“Abbiamo presentato circa 80 leggi”, spiega Gennaro Salvatore, “tutte pubblicate sul sito web del Gruppo Consiliare, ma intendiamo focalizzare il nostro programma elettorale su alcuni punti chiave: innanzitutto la formazione e la ricerca, continuando l’opera di questa legislatura regionale che ha portato la Campania ad essere leader  nel settore dell’innovazione, mettendo al centro il capitale umano, proseguendo il programma di investimenti nelle infrastrutture, a cominciare da quelle digitali come ad esempio la banda ultralarga, e puntando sull’implementazione di parchi scientifici, tecnologici e centri di competenza, lavorando fianco a fianco con le Università.”

Un altro punto fondamentale è quello della sanità: “5 anni fa la sanità campana aveva una voragine di 850 milioni, prodotto del disastro di 10 anni di Bassolino e di centrosinistra”, spiega ancora Salvatore, “la giunta Caldoro ha lavorato duramente per risanare il buco, e dopo aver ultimato l’opera di risanamento, si è raggiunto un primo traguardo, l’esenzione dal ticket per le fasce più deboli, con l’innalzamento della soglia a 15.000€ di reddito, l’obiettivo per la prossima legislatura sarà quello di innalzare ulteriormente questa sogia a 25.000€. Sempre sulla sanità diventa cruciale lo sblocco del turnover, e qui non possiamo non denunciare la scarsa attenzione del governo nazionale, di cui De Luca dice di essere l’azionista di riferimento in Campania, che ha posto il limite di assunzione a sole 1.200 unità, appena il 12% della domanda che invece ammonta a 10.000 unità. Per questo motivo la costituzione del Policlinico Universitario a Scampia sarà il volano della riorganizzazione del sistema sanitario regionale, che dopo la fase di risanamento chiussa con successo ha bisogno ora di una fase di rilancio.”

Altro nodo cruciale è quello del lavoro: “Utilizzeremo ogni riorsa possibile per finanziare incentivi alle start up, in modo che abbiano almeno un triennio di tranquillità fiscale.”

Infine, “cercheremo di non perdere lo straordinario patrimonio storico, economico e culturale costituito dalle auto storiche e da collezione, dopo che il Governo Renzi ha abolito l’esenzione del bollo per questi veicoli nell’ultima legge di stabilità, facendo in modo che ritorni l’esenzione o almeno ci sia un’imposta minima.”

La composizione della lista è in via di ultimazione, saranno candidati al Consiglio Regionale tutti i consiglieri uscenti, ma ci sono anche tante facce nuove, tanti giovani e tanta società civile, come il medico nolano Alfredo Mazza, l’architetto napoletano Federica Bisogno, Maria Teresa D’Arco da Salerno, anche lei architetto, sempre da Napoli il libero professionista Ugo Ponti, l’imprenditore Luciano Pastore, espressione dell’Associazione “Amiamo con Forza l’Italia”, più altri rappresentanti provenienti dal mondo dell’associazionismo.

giovanni-fortunato“Affrontiamo questa competizione elettorale con rinnovato entusiasmo”, dichiara il Consigliere Regionale uscente Giovanni Fortunato, “cinque anni fa la Regione Campania aveva l’appellativo di regione canaglia a causa dello sfacelo prodotto da Bassolino e dal centrosinistra, adesso la Campania è assurta a Regione guida, tanto che il nostro presidente Stefano Caldoro è vicepresidente della Conferenza Stato-Regioni, a testimonianza dei risultati ottenuti sul piano del buongoverno. Oltre ad aver risanato la sanità, abbiamo raggiunto risultati importanti nella gestione dei rifiuti, nella scuola, nelle politiche del lavoro, nei rapporti tra Regione e Comuni, grazie all’accelerazione di spesa, ambito sul quale posso dare una testimonianza diretta essendomene occupato direttamente a proposito della Provincia di Salerno.

Questa Giunta ha finanziato Comuni di tutti i colori politici, uscendo da quelle logiche di bottega proprie del decennio bassoliniano, specie i piccoli comuni a sud di Salerno, ridando a tutti la stessa dignità e la posssibilità di realizzare opere che generino ricchezza, sviluppo ed occupazione. Confermando la fiducia a Stefano Caldoro la Regione Campania diventerà una guida per il Sud ma sarà anche un modello per la cosa pubblica nazionale, un uomo del Sud come Stefano Caldoro potrà dire la sua a Roma e far recuperare quel gap storico che separa il Sud dal resto del paese fin dall’Unità di Italia e che il Governo Renzi, a cominciare dall’ultimo Def, non fa altro che acuire.

Il Sud ha in sè tutte le carte in regola per essere volano dello sviluppo del Paese, col suo fitto tessuto di piccole imprese e di eccellenze che vanno messe in condizione di poter operare al meglio. Questo è quanto abbiamo fatto in 5 anni di governo Caldoro ed è quanto continueremo a fare con la fiducia riconfermataci dagli elettori. Chiudo con un appello alla mia gente, la gente di Salerno, la giunta Caldoro ha tra i suoi meriti quello di essere uscita dal Napoli-centrismo, perchè sa che lo sviluppo parte proprio dalle aree interne, Salerno città rappresenta solo il 10% del territorio dell’intera Provincia, l’altro 90% non può essere lasciato solo a sè stesso ma deve essere protagonista attivo. Confermando la fiducia a Stefano Caldoro si prosegue nell’azione di risanamento e di rilancio della Regione, si porta la Campania al centro dello sviluppo nazionale, e si scrive la parola fine sui vent’anni e passa di deluchismo dando una possibilità di ripartire anche a Salerno città”.

PIETRO PIZZOLLA