Codacons, presentate le iniziative 2016.

  • CodaconsMEGA CLASS ACTION DI TRE MILIONI DI DIPENDENTI PUBBLICI PER AVERE UN INDENNIZZO PER IL BLOCCO DEI CCNL DICHIARATO ILLEGITTIMO DALLA CORTE COSTITUZIONALE;
  • PARTE OGGI LA PIU’ GRANDE AZIONE DI RISARCIMENTO CONTRO LO STATO : CON IL CODACONS SI CHIEDE UN INDENNIZZO ALLO STATO PER DANNO DA “ATTIVITA’ LEGITTIMA” DI 100 EURO MESE DAL 2010 PER UN TOTALE DI EURO 8800 PER CIASCUNO DEI CIRCA 3 MILIONI DI PUBBLICI DIPENDENTI, E UN ULTERIORE RISARCIMENTO DI 200 EURO MESE PER IL RITARDO NELLA ESECUZIONE DELLA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE CHE IMPONE IL  RINNOVO CONTRATTUALE DAL 1.1.2016;
  • · SUL SITO DEL CODACONS LE ISTRUZIONI PER ADERIRE ALLA AZIONE E L’ELENCO DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI ;

Come è noto la sentenza della Corte Costituzionale n. 178 del 24 giugno 2015 ha stabilito che il blocco dei contratti del pubblico impiego attuato con il DL n. 78/2010, conv. in Legge n. 122/2010, è illegittimo ma ha limitato tale illegittimità solo al periodo successivo alla pubblicazione della sentenza stessa.

Per tale ragione i pubblici dipendenti possono ora chiedere un indennizzo da “attività legittima” dello Stato che ha bloccato per 6 anni la contrattazione e contestualmente possono chiedere un vero e proprio risarcimento per inadempimento dell’obbligo per il periodo successivo alla pubblicazione della sentenza, ossia a far data dal 30 luglio 2015 fino all’effettivo rinnovo.

Con la stessa azione il Codacons chiede insieme ai dipendenti pubblici il rinnovo dei contratti collettivi per il personale pubblico dipendente dal 1.1.2016, obbligo direttamente scaturente dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 178/2015.

La richiesta che ciascun pubblico dipendente può formulare dunque è di 100 euro al mese a titolo di indennizzo per il periodo che va dal 2010 al 30 luglio 2015 e di 200 euro al mese per il periodo successivo al 30 luglio 2015, perdurando l’inadempimento ormai chiaramente sanzionato dalla Corte stessa.

La Campania, con 293,086, è la terza Regione per numero di dipendenti pubblici, dopo Lombardia e Lazio.

 

Advertisements