Il Coisp risponde ad alfano: Esercito? Alle forze dell’ordine toccherebbe fare da balia ai militari. Napoli e Caserta sono bombe ad orologeria.

Il Ministro dell'Interno, Angelino AlfanoNelle more del Comitato per ordine e sicurezza pubblica tenuto a Napoli un paio di giorni fa, il Ministro dell’interno Angelino Alfano, che ha presieduto l’importante riunione, ha ribadito che per riportare la sicurezza nelle strade partenopee occorre l’impiego dell’Esercito Italiano. Giuseppe Raimondi, leader regionale del sindacato indipendente di Polizia Coisp, ha dichiarato : “In Italia mancano nella pianta organiche della Polizia di Stato più di 9000 poliziotti ed a Napoli almeno un migliaio. Inoltre i mezzi e l’equipaggiamento a loro disposizione sono insufficiente e spesso inadeguati. Non servirebbe assolutamente a nulla, secondo il mio punto di vista, inviare militari per le vie cittadine, uomini non preparati a determinati compiti, assolutamente ignari del territorio e delle sue dinamiche; la Polizia non può fare da balia ai militari, non ci sono uomini e soprattutto non c’è più tempo da perdere. I clan camorristici hanno ripreso la mattanza che solo per fortuna finora non ha visto coinvolte persone inermi, abbiamo bisogno di uomini in divisa per il controllo del territorio e di investigatori per portare avanti indagini e catturare pericolosi latitanti come accaduto ieri. Investire sulla sicurezza a Napoli non significa inviare per qualche mese , militari, bensì assegnare uomini e mezzi in pianta stabile. Non dimentichiamo poi Caserta – prosegue Raimondi – altra terra contesa dai clan, che è come una bomba ad orologeria innescata. Commissariati di frontiera come Santa Maria Capua Vetere, Castel Volturno ed Aversa che si confrontano in territori storicamente in mano ai Casalesi, spesso non possono garantire il controllo del territorio per mancanza di uomini e mezzi. Il modello Caserta è definitivamente tramontato, non permetteremo che accada la stessa cosa a Napoli. Sono anni – conclude il leader regionale del Coisp – che ci sgoliamo nel dire che la sicurezza è un investimento e non una spesa. “

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