Consumi a Natale 2015: a Napoli sorridono solo ristoranti e negozi di giocattoli. Confesercenti: ottimismo per i turisti.

confesercentiAl via il rush finale per gli acquisti di Natale 2015.

Secondo un sondaggio effettuato da Confesercenti su scala nazionale, nei prossimi 6 giorni 29 milioni di italiani si riverseranno in strada a caccia degli ultimi regali, spendendo 6.3 miliardi di euro.

In Italia, ed anche a Napoli, è più che mai in voga il regalo last minute: solo 1 italiano su 3 (il 32%) ha già terminato gli acquisti per i doni, mentre il restante 65% – percentuale corrispondente a circa 29 milioni di persone – cercherà gli ultimi regali da mettere sotto l’albero.

961926-shoppingLa percentuale di ritardatari si alza con riferimento a Napoli, come spiega il presidente di Confesercenti Campania Vincenzo Schiavo: «Al di là dei tempi ristretti per motivi lavorativi, i nostri concittadini si muovono all’ultimo momento utile per acquistare a prezzi più bassi, intercettando anche gli sconti da fidelizzazione con gli esercenti. Una tendenza che sottolinea le difficoltà economiche, con il calo di vendita dei capi più cari, laddove vengono premiate le grandi griffe o le piccole imprese che hanno mantenuto la propria clientela facendo crescere il proprio brand».

In Campania, e a Napoli soprattutto, l’affluenza notevole di turisti ha tuttavia consentito un indotto importante. «Il flusso turistico delle ultime settimane a Napoli è confortante ma non cambia le sorti della nostra economia, almeno nel breve periodo. In ogni caso ha creato movimento e induce all’ottimismo i nostri esercenti». Andando nello specifico Schiavo spiega: «Grazie anche alla presenza di tanti turisti, il Natale 2015 premia i ristoratori, le pizzerie ma anche i negozi di giocattoli possono ritenersi soddisfatti. In difficoltà, invece, gli esercenti nel campo dell’abbigliamento, specie invernale visto il clima ancora mite della nostra città. Risentono delle difficoltà economiche, in generale, coloro che vendono i beni non di prima necessità, anche per l’approssimarsi del saldi che partono il prossimo 2 gennaio».
Sempre secondo il sondaggio di Confesercenti, tra i compratori dell’ultima ora c’è un folto gruppo (il 34%) di ritardatari totali, che non ha ancora comprato nulla. Il 31%, invece, ha già acquistato una parte dei regali preventivati, spendendo però in media meno del 30% del budget che avevano destinato a questo utilizzo.